Migranti oggi a Ravenna, sbarcata la Geo Barents. Il sindaco: “Esemplare la risposta della città”

Attraccata la nave con a bordo 336 persone, tra cui 34 minori: è il numero più alto mai arrivato in regione

Ravenna, 3 gennaio 2024 – Sono sbarcati questa mattina i 336 migranti (il numero più alto mai arrivato in Emilia-Romagna, di cui 34 minori e tra questi 27 non accompagnati, ma anche una donna incinta) a bordo della Geo Barents (nave della Ong Medici senza frontiere). Una decina quelli che resteranno a Ravenna (l'unico minore di questi dieci verrà ospitato da una struttura del Lughese). L'arrivo è stato alle 8 a Porto Corsini (banchina Terminal Crociere). Si tratta di donne e uomini, soccorsi in mare in acque libiche dalla Guardia costiera, provenienti da Pakistan, Siria, Eritrea, Bangladesh, India, Senegal, Sudan del Nord e del Sud, Egitto, Nigeria, Palestina, Sri Lanka e Yemen. 

Imponente, visto il numero di persone, la macchina organizzativa allestita dalle istituzioni: parliamo di circa 200 persone. I migranti verranno portati a gruppi dai mezzi della Croce Rossa al Pala De Andrè per l'identificazione e la prima accoglienza. Il personale di soccorso ha fornito loro coperte, scarpe, ciabatte e generi di primo conforto. Poi saranno ripartiti in parti uguali tra Emilia-Romagna, Toscana e Lombardia

I migranti della Geo Barents sbarcano a Ravenna (foto Zani)
I migranti della Geo Barents sbarcano a Ravenna (foto Zani)

"Ravenna mette in campo un'altra Italia. L'Italia dell'umanità e dell'organizzazione contro quella della disumanità e disorganizzazione. Questo grazie alla nostra rete di volontari". Così il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, aveva detto questa mattina. "Nel 2016 a Marina Romea la Lega organizzò una manifestazione contro l'arrivo di 26 migranti. E oggi tutti zitti. Serve serietà". 

Intorno alle 14 "Le operazioni di sbarco dei 336 migranti salvati in mare sono terminate come da programma". A comunicarlo lo stesso sindaco."Al netto della domanda più volte fatta al Governo e a cui non è mai stata data risposta - aggiunge su Facebook -, sul perché vengano individuati per gli sbarchi porti del centro-nord, allungando così il viaggio delle navi con tutti i rischi connessi, la risposta della città di Ravenna e della sua comunità anche in questa circostanza è stata esemplare".

Le operazioni di sbarco e l’accoglienza 

Sono saliti a bordo i medici dell'Usmaf, 118, volontari della Croce Rossa Italiana. Sono scesi prima i migranti con patologie, una donna in gravidanza e i minori non accompagnati poi i nuclei familiari. Le condizioni generali sono apparse buone. Ora al Pala De André sono in corso le visite mediche in 6 ambulatori attrezzati, triage infermieristico, tamponi Covid. Poi colloqui con i servizi sociali e mediatori ed adempimenti di polizia con fotosegnalamento.

I primi a lasciare Ravenna saranno i 112 destinati a Bologna per essere poi ripartiti tra le varie province dell'Emilia Romagna, a Ravenna ne resteranno 10 accolti nei vari Cas compreso 1 minore non accompagnato, poi i 112 destinati alla Lombardia e poi i 112 per la Toscana con pullman organizzati dalla Prefettura di Ravenna. Si andrà avanti tutta la giornata compresa la notte per concludere screening sanitari e adempimenti sociali e di polizia, ci saranno spazi ristoro e brandine per riposare. Una macchina organizzativa che dopo 7 sbarchi ha dimostrato di saper garantire accoglienza dignitosa e tanta solidarietà, ha affermato il Prefetto di Ravenna Castrese De Rosa.

Le polemiche dalla Regione

Non mancano le polemiche, specie da parte della Regione. "Come sempre, siamo pronti a fare la nostra parte per fare sì che queste persone, costrette a fuggire da situazioni drammatiche, spesso dalla guerra, possano ricevere l’aiuto di cui hanno bisogno – ha dichiarato Igor Taruffi, assessore al Welfare della Regione Emilia-Romagna – tuttavia trovo incomprensibile la decisione del Governo di continuare a designare Ravenna quale porto di sbarco per i migranti in arrivo, lontano giorni di navigazione dai punti di salvataggio, invece di individuare attracchi più vicini, prolungando ulteriormente il tempo in mare per chi già soffre e ha bisogno di aiuto. Preoccupa inoltre il numero di minorenni non accompagnati che si trovano a bordo di queste navi".

Dove vengono portati i migranti

Una volta terminate tutte le formalità, i trasferimenti avverranno con pullman verso Bologna, Firenze e Milano. A Ravenna resteranno 10 persone, tra cui un minore non accompagnato: 6 nel Cas di Solarolo, 2 in quello di Cotignola, una a Lugo; il minore andrà in una strutture del Lughese.

Poi in provincia di Bologna 26 di cui due minori non accompagnati; a Ferrara 9 di cui un msna (minore straniero non accompagnato); a Modena 18 di cui un msna; a Parma 11 e uno; a Reggio Emilia 13 e uno; a Piacenza sette e uno; a Forlì-Cesena 10 e uno; a Rimini otto e uno.