ROBERTO ROMIN
Cronaca

Vianello, l’ultimo saluto. Sciarpe, giovani e tanti ex per l’abbraccio al patron

La commozione di Bottaro: "Ho conosciuto Roberto in tutti i suoi ruoli". A Santa Maria in Porto l’intera squadra dell’OraSì, Martino e Giordani.

La commozione di Bottaro: "Ho conosciuto Roberto in tutti i suoi ruoli". A Santa Maria in Porto l’intera squadra dell’OraSì, Martino e Giordani.

La commozione di Bottaro: "Ho conosciuto Roberto in tutti i suoi ruoli". A Santa Maria in Porto l’intera squadra dell’OraSì, Martino e Giordani.

Il mondo del basket e dello sport ravennate hanno dato l’ultimo saluto a Roberto Vianello, storico presidente del club cittadino di basket e ‘papà’ di tantissimi atleti, molti dei quali non hanno voluto mancare, ieri pomeriggio, a Santa Maria in Porto. Gremita da generazioni di cestitisi, la basilica di via di Roma ha accolto anche molti semplici tifosi dei Leoni bizantini, con le sciarpe giallorosse al collo, partecipando così al lutto della moglie Marina, delle figlie Natalia ed Alessandra, nonché del fratello Luca.

Roberto Vianello, scomparso all’età di 76 anni, ha fatto la storia (indelebile) del basket ravennate. Prima nelle vesti di vice presidente di Pier Sante Manetti, cui peraltro è intitolato il club, poi in prima persona da n.1. Gli ultimi 20 anni del club cestistico cittadino lo hanno visto in prima linea, animato da una passione senza confini per la palla a spicchi. Dalla polvere delle serie minori, fino al sogno della serie A1, solo il covid ne ha fermato l’ascesa. Le vittorie contro Roma, Verona, Treviso, Torino, Forlì, Virtus e Fortitudo rimarranno gemme da tramandare.

Diversi di quei protagonisti non hanno voluto mancare per l’ultimo saluto ad un personaggio che ha fatto tanto per lo sport, i giovani e la città. Al termine della cerimonia, un commosso Giorgio Bottaro ha preso la parola: "C’era un Roberto ‘privato’, ovvero marito, padre, fratello e nonno amorevole. C’era un Roberto imprenditore, arrivato da Venezia e capace di costruire una agenzia di brokeraggio di livello importantissimo. E c’era un Roberto ‘pubblico’, dirigente sportivo, in grado di portare il basket cittadino dal sottoscala alle soglie della massima serie. Era riservato? Era scontroso? No, tutt’altro, era timido e anche profondamente ironico".

Fra i banchi di Santa Maria in Porto e in piedi, in fondo alle navate, c’era l’intera prima squadra dell’Orasì, con lo staff tecnico, oltre ad alcune compagini giovanili. Fra gli ex, hanno presenziato Amoni, Broglia, i tecnici Lupo Giordani e Ceccarelli ed il preparatore atletico Ercolessi, in rappresentanza della squadra che, nel 2012, sbarcò in serie A, ma anche Osvaldo Bozzato e Luca Joli bandiere degli anni 80. Non hanno voluto mancare poi il tecnico Antimo Martino, che grazie al Basket Ravenna ha spiccato il volo, nonché Gian Maria Martini, amministratore delegato di Unigrà. Per le istituzioni ha presenziato il sindaco pro tempore Fabio Sbaraglia.

Roberto Romin