Bendandi saluta l’Olimpia Teodora: "Ringrazio la società, ora punto all’A1"

L’ormai ex allenatore dell’Olimpia Teodora Simone Bendandi si trova a Firenze, alla guida del primo collegiale della Nazionale Italiana. 24 le atlete convocate con eccezioni per le giocatrici di Conegliano e Monza (impegnate nella finale scudetto). Nel gruppo anche la ravennate Sara Panetoni, in forza proprio alla squadra fiorentina. Per Bendandi un ritorno in azzurro, dopo un provvisorio addio. "In realtà il mio compito – dichiara il 46enne tecnico ravennate – è circoscritto e si chiuderà a luglio, quando Daniele Mazzanti riprenderà in mano la rosa per gestire le competizioni in programma. E’ stato un onore essere richiamato e per questo compito limitato ho accettato volentieri. Avrò comunque il tempo per staccare un po’, dopo 3 anni vissuti senza un attimo di pausa".

Poi cercherà un’altra panchina di club?

"Sicuramente sì. La mia scelta di fare l’allenatore di pallavolo è ormai fatta. Il mio obiettivo è l’A1. Quest’anno non ce ne sarà la possibilità, perché il mercato delle panchine di A1 è chiuso. Ma voglio avvicinarmi a quel traguardo".

Ripensando ai tre anni alla guida dell’Olimpia Teodora?

"Provo gratitudine per l’occasione di mettermi alla prova come head coach. Per questo non posso che ringraziare la società, il presidente, la dirigenza".

Il rammarico?

"Che non è stata l’avventura di un triennio, ma tre singole avventure annuali. Dopo il primo campionato, fermato dal covid, la squadra, con pochi ritocchi, poteva diventare più ambiziosa. Invece si è ricominciato il lavoro quasi daccapo. E lo stesso è accaduto l’anno successivo. Il progetto non ha avuto continuità".

Gli highlights?

"Ne individuo tre: la vittoria a Mondovì nei playoff del secondo anno, che ci ha fatto arrivare alle semifinali e le due sfide a Busto Arsizio: la vittoria dello scorso anno che ci ha permesso di accedere ai playoff e quella di quest’anno, che ci ha rilanciato dopo un periodo no".

Marco Ortolani