Dopo 44 anni da dirigente Bissi lascia la Federazione calcio

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Niente sarà più come prima alla delegazione ravennate della Figc. Non mancheranno persone capaci, non mancheranno dirigenti illuminati, ma si sentirà la mancanza del grande equilibrio, della sagacia di Claudio Bissi, nonchè della sua straordinaria passione per il calcio. Il 31 luglio, dopo 44 anni filati di dirigenza, di cui metà nelle istituzioni federali, Claudio Bissi ha dato le dimissioni da delegato provinciale di Ravenna ed è stato sostituito da Johannes Donati, ex presidente della sezione Aia bizantina.

Claudio Bissi, 73enne ravennate, ha iniziato la sua avventura nel 1978 come consigliere del Punta Marina, per poi diventarne presidente nel 1985, carica ricoperta per un decennio. Sino al vecchio millennio è rimasto all’interno della società adriatica per poi candidarsi, ed essere eletto, consigliere regionale del Crer per la provincia di Ravenna, come da regolamento di allora. Per due anni è stato anche vicepresidente regionale, prima di diventare (nel 2014) presidente – ora la carica è stata trasformata in delegato – della Figc provinciale di Ravenna, sostituendo una pietra miliare del calcio nostrano come Rosario Frisenda. Apprezzato dalle istituzioni – è stato l’unico delegato in Regione ad essere confermato sotto la presidenza Alberici – e apprezzato dalle società: nei problemi dei club si è calato sempre con grande competenza, avendo vissuto per anni anche dall’altra parte della barricata.

"È stato davvero un bellissimo viaggio – racconta lo stesso Claudio Bissi con un sospiro – iniziato tanti anni fa e passato attraverso momenti molto belli e altri, come il Covid, drammatici per tutte le componenti del pallone. Il calcio dilettantistico vive di grande passione, di volontari, senza i quali sarebbe impossibile farlo. Per questo voglio davvero ringraziare tutti coloro che mi sono stati vicini in questi anni di lavoro e che hanno contribuito a tenere in moto la macchina del calcio provinciale. A partire da Luigi Sarti, con cui ho condiviso veramente tante cose. Ma voglio ringraziare anche presidenti, allenatori e giocatori per i rapporti sempre onesti che abbiamo avuto: il mio è stato un lavoro di coordinazione per far sì che tutto potesse funzionare al meglio. Ci tengo, però, assolutamente a dire che da solo non avrei potuto fare nulla".

La crescita del numero delle società anche in anni difficili, la nuova sede operativa, sono tutti momenti importanti per la Figc ravennate. "La sede di proprietà è sicuramente una delle cose per le quali vado più fiero – conclude Bissi – perché è accogliente, spaziosa, perfettamente adatta alle necessità di una delegazione ed è una delle quattro di proprietà, assieme a quella regionale di Bologna nonchè a quelle di Parma e Reggio Emilia. E il nostro mutuo è inferiore all’affitto che si pagava. In ogni caso sono tanti i momenti che ricordo con grande piacere: ma una cosa è certa, le mie domeniche sui campi del Ravennate non sono finite".

Ugo Bentivogli