La carica del rugby: "Vogliamo la promozione"

Battaglia, presidente del team ravennate: "Dobbiamo attirare i più giovani"

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La storia ravennate della palla ovale è ormai lunga e ricca di spunti. Con un sogno nel cassetto: portare la società più in alto possibili, più in alto di quanto non sia mai stato. Il club fa parte del grande progetto Romagna, la franchigia che ingloba tutte le formazioni romagnole, da Ravenna a Faenza, da Lugo a Imola che quest’anno dovrebbero fare una sorta di sub Romagna – Romagna1 o Romagna gialla come potrebbe chiamarsi – mentre Rimini, Forlì e San Marino faranno parte di una sorta di Romagna2 o Romagna Rossa. Nell’unione, insomma, la forza di un supergruppo, con tutti i vantaggi della franchigia di ampio respiro. "Da questa stagione la federazione ci ha concesso una risorsa importante – spiega il presidente di Ravenna Rugby, Mario Battaglia – praticamente chi è tesserato per una squadra della franchigia è come se fosse tesserato per tutti e questo ci può permettere di fare bene. Ravenna Rugby giocherà in C2 con l’ambizione di salire di categoria, come sempre ogni anno a inizio campionato. Salire almeno in serie B è fondamentale. Invece l’obiettivo di Romagna Rugby è quello di raggiungere la serie A e anche oltre: una situazione fortemente auspicabile".

Naturalmente il prolungarsi della pandemia da una stagione all’altra ha portato a diverse defezioni tra gli atleti ma, soprattutto, un grande scoramento per uno sport che vive di contatto fisico. "Devo dire che all’inizio della pandemia – prosegue Battaglia – abbiamo sofferto molto meno di altre società. Tra l’altro, con un certo orgoglio posso dire che nella nostra squadra non ci sono stati casi di Covid: poi è evidente che la fisicità del rugby ha costretto tutti ad uno stop. Ma siamo pronti a lavorare e ricominciare a pieno regime: i seniores hanno davvero grande voglia di ripartire in vista dell’inizio del campionato che sarà in ottobre".

Purtroppo tanti giovani hanno abbandonato i campi, per un’involuzione che ha portato ad una sedentarietà che non era preventivabile. "Abbiamo voglia di rinsaldare i legami tra i ragazzi e i genitori al campo – dice ancora il presidente ravennate – la club house nel nostro sport è certamente importante. Nei mesi scorsi abbiamo fatto tante videochat e challenge virtuali. Ma è tornato il momento di riportare tutti in campo. E questo anche grazie al nostro sponsor, Alma Petroli che ha deciso sostenerci malgrado tutto quello che è successo, con la sospensione dei campionati causa pandemia. È una società petrolifera che ci ha seguito con molta attenzione con un’anima veramente ecologica e di attenzione ai protocolli. Ha voluto sostenere i ragazzi e per noi questo è punto di grande orgoglio".

Ugo Bentivogli