L’omaggio di Faenza e Capirossi a Gresini

Grande partecipazione alla serata in piazza Nenni per ricordare il ’sognatore’ Fausto che ha lasciato un segno nel mondo delle moto

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Non poteva non dedicare una serata a Fausto Gresini, patron dell’omonimo team protagonista del motomondiale – scomparso a causa del Covid nel febbraio 2021 – la stagione estiva di piazza Nenni a Faenza, cominciata venerdì. Per l’occasione è stato presentato al pubblico il libro ‘Fausto Gresini: storia di un sognatore’, curato da Marco Masetti, Enrico Borghi e Stefano Saragoni, presenti sul palco insieme ad altri ospiti. La serata si è aperta con la proiezione di un filmato ricco di immagini di repertorio su Gresini nel dietro le quinte del motomondiale, ma tratte pure dai momenti di spensieratezza che viveva con gli amici nelle campagne dei dintorni di Imola, mete delle sue scorribande fin dalla giovanissima età.

Un vero e proprio boato ha accolto poi l’arrivo sul palco di Loris Capirossi: il ragazzo ’enfant du pays’ ai tempi delle sue vittorie nel motomondiale ha ancora la stessa verve degli anni delle sue derapate sulle piste di tutto il mondo. "E’ un orgoglio e una gioia essere qui con voi stasera – ha esordito colui che è stato a lungo ‘il Loris nazionale’ – Sono fra i tanti in cui Fausto Gresini ha lasciato un segno, al team Pileri prima e poi tra le fila della sua squadra. Posso solo dire che ha fatto parte di quella cerchia di direttori sportivi che danno tutto al pilota, facendolo sentire a suo agio, mettendolo nelle condizioni di dover pensare a correre e basta. So che quei principi sono ancora il faro del team Gresini. Faccio i complimenti alla famiglia che ha scelto di continuare l’avventura nel motomondiale, e lo sta facendo in maniera egregia".

Capirossi, campione del mondo nel ‘90 e nel ‘91 in 125 – ideale successore di Gresini che come pilota vinse nella stessa categoria nel 1985 e nell’87 – e nel 1998 in 250 (tuttora è il più giovane campione del mondo della storia del circus), oggi impegnato nell’organizzazione del motomondiale, ha poi svelato alcuni ricordi più intimi della vita e del suo rapporto con Gresini: a cominciare dai "momenti non facili che una squadra come la sua può trovarsi ad affrontare, in particolare quando ti misuri con colossi quali le grandi produttrici. Ciò nonostante, quello di Fausto è sempre stato un top team, anche grazie alla sua testardaggine e appunto alla sua indole di sognatore. Ha fatto del suo motociclismo un qualcosa di fantastico".

Filippo Donati