Ravenna, il portiere è una certezza: "Ho studiato Saporetti, non molliamo"

Cordaro racconta come ha ipnotizzato l’ex di lusso dal dischetto. "Il ko col Carpi? La classifica è corta"

Ravenna, il portiere è una certezza: "Ho studiato Saporetti, non molliamo"

Ravenna, il portiere è una certezza: "Ho studiato Saporetti, non molliamo"

Il diciannovenne Lorenzo Cordaro, è il portiere dei record del Ravenna. Suo, il primato di imbattibilità di 780’ che, a fine gennaio, lo ha fatto entrare nella storia del calcio giallorosso. La formazione ravennate, che continua ad essere la miglior difesa con 13 reti al passivo, è uscita da Carpi a testa alta, grazie anche alla prodezza del proprio n.1, capace di neutralizzare un penalty al capocannoniere del girone D, ovvero l’ex Saporetti. Cordaro, che percezione ha avuto dal campo?

"La sensazione è stata quella di un Ravenna abile e capace di restare in partita per tutti i 90’. Avremmo forse potuto sfruttare meglio alcune palle gol che ci siamo costruiti. Così come avremmo potuto evitare di incassare un gol, arrivato un po’ casualmente. Alla resa dei conti abbiamo sbagliato solo una uscita da dietro, che ci può stare". Quali sono state le difficoltà della partita di domenica?

"Anzitutto, un po’ di merito va dato anche al Carpi, perché, comunque, è una squadra forte. In tutta onestà, da dentro, in campo non ho mai visto un Ravenna in difficoltà, sia nella fase offensiva, sia nella fase difensiva. Forse, qualche attimo di nervosismo e di frenesia fuori dalle righe, ci hanno fatto sbandare". Lei è stato protagonista del rigore neutralizzato allo scadere. Aveva studiato Saporetti o è stata una parata d’istinto?

"Col preparatore dei portieri Dadina, diamo sempre una occhiata ai possibili rigoristi delle squadre avversarie. Elaboriamo una idea su come il designato lo possa calciare nel caso in cui si presenti sul dischetto. Avevo visto che, l’80 per cento dei rigori calciati da Saporetti era centrale. Però, se veniva aspettato dal portiere, alla fine, avrebbe chiuso il tiro. Mi sono affidato un po’ a quello che avevo visto ed è andata bene".

Avevi parato altri rigori in partite ufficiali?

"In questa stagione no, anche perché è stato il primo rigore ‘contro’ che ci è stato fischiato".

Mancano 7 gare, con 21 punti a disposizione. Anche i tifosi vi hanno spronato a non mollare un centimetro. È questo lo spirito che sta caratterizzando la settimana di approccio al match di domenica al Benelli, contro la Sammaurese?

"Siamo ripartiti carichi e con lo spirito giusto, come del resto abbiamo fatto sempre, dopo qualsiasi risultato. Non è certo una sconfitta, in una gara importante, ma non decisiva, che ci ha fatto cambiare approccio. Non abbiamo mai mollato un centimetro e, sicuramente, non lo faremo adesso con 7 turni alla conclusione ed una classifica cortissima. E poi, sognare non costa niente".

Il Ravenna è scivolato al 3° posto per la prima volta. In chiave promozione, quanto sono cambiate le cose?

"La lotta per il 1° posto è ancora tutta aperta".

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