Riunione dei club di Seconda e Terza categoria Via al campionato, ipotesi terzo weekend di ottobre

Al centro del dibattito i protocolli anti-covid e la data di inizio. Bissi: "Clima proficuo"

Come sempre riuscitissima la riunione delle società di Seconda e Terza Categoria che fanno capo alla Delegazione di Ravenna della Figc, che fa capo a Claudio Bissi. Tutte presenti le 36 società – causa Covid potevano essere rappresentate da un solo dirigente – cui si sono aggiunte le 8 coinvolte nelle premiazioni. Praticamente presenti in massa le autorità sportive, dal Presidente Regionale Paolo Braiati, al Consigliere Luigi Sarti, sino ai presidenti delle sezioni Aia ravennati e il responsabile dell’attività di base ravennate, Sandro Bonfiglioli. Il tema più dibattuto è stato quello del Protocollo anti-Covid.

Le società hanno avanzato dubbi e perplessità, ai quali i relatori hanno fornito risposte in attesa delle indicazioni chiarificatrici arrivate comunque in settimana dalla Figc. Un bel risultato, raggiunto anche grazie all’impegno del Crer che si è mosso a livello regionale, inviando un documento a Giammaria Manghi, Sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale. In tale documento si chiede la creazione di un fondo per l’erogazione di contributi alle società per le spese sostenute in questo periodo per la sanificazione degli impianti sportivi.

Il delegato provinciale Claudio Bissi si è poi confrontato con le società presenti per definire la data di inizio dei campionati di Seconda e di Terza Categoria, quest’anno diviso in due gironi da undici squadre, come qualche anno fa.

Quella inizialmente proposta, ovvero il secondo weekend di ottobre, è stata ed è al momento oggetto di valutazione; si ipotizza infatti la possibilità di iniziare l’attività una settimana dopo. "Tutto si è svolto in un clima di sereno e proficuo confronto – ha commentato il delegato ravennate Claudio Bissi – nonostante sussistano ancora difficoltà legate, ad esempio, ai lunghi tempi di attesa per le visite mediche degli atleti. Le società, però, hanno capito che tutti noi dalla Figc al Crer, stiamo lavorando in sinergia per permettere loro di ritornare a giocare con una maggiore tranquillità".

u.b.