CHIARA GABRIELLI
Cronaca

Il piccolo Leonardo è tornato a casa: “Una grandissima emozione”

Reggio Emilia, il bimbo era stato portato illegalmente dal padre in Turchia. Si chiude il calvario di Ilaria Sassone, dopo una battaglia legale durata quattro anni. Il sindaco Carletti: “Lei è stata fortissima, ha attraversato un dolore immane”. L’avvocato Fava: “Le va dato atto di aver saputo resistere, non è da tutti. Una donna eccezionale”

Novellara, Ilaria Sassone con il figlioletto in uno scatto di diversi anni fa

Novellara, Ilaria Sassone con il figlioletto in uno scatto di diversi anni fa

Novellara (Reggio Emilia), 19 maggio 2024 – Il piccolo Leonardo è tornato a casa dopo un calvario lungo quattro anni. Il bimbo era stato portato illegalmente dal padre in Turchia nel 2020 e la sua mamma, Ilaria Sassone, di Novellara, si è battuta per riaverlo con sé. In Italia. Una settimana fa, la sentenza di terzo grado, con il provvedimento ora diventato esecutivo e sabato nonno, mamma e bimbo sono rientrati in Italia.

Leonardo “è diventato grande – spiega Giovanna Fava, avvocato di Sassone –. Anche lui dovrà riabituarsi, piano piano. Lei è stata una donna resistente, eccezionale, ha avuto la forza di tenere duro, di non forzare la mano, di fare tutto sempre in modo conforme alle leggi. E non è da tutti. Specie se si va avanti così per quattro anni. Un tempo davvero troppo lungo. Le va dato atto di aver avuto una forza eccezionale. Adesso, c’è una grande stanchezza, anche per il lavoro svolto, ma anche una immensa felicità”.

La sentenza è di appena una settimana fa, Ilaria è andata in Turchia e lì ha atteso che il tribunale si pronunciasse, «poi volevamo essere certi che tutto sarebbe andato a buon fine», spiega l’avvocato. Il padre non voleva saperne di lasciar andare il figlio, così mamma e piccolo sono stati scortati fino all’aeroporto.

"C’è stata preoccupazione fino all’ultimo, ma ora possiamo finalmente sorridere”. Anche Ilaria, arrivata in aeroporto, aveva un gran sorriso, “anche perché di lacrime credo non ne abbia più”, le parole di Fava. Sono stati anni di videochiamate, viaggi, incontri, lei poteva tenerlo con sé per qualche giorno. Ma non avevano più potuto vivere una quotidianità vera e propria. Anche il piccolo “è molto emozionato, deve riprendere possesso dei luoghi, riacquistare confidenza. Ci vorrà tempo. Ma ce l’abbiamo fatta ed è questo che conta, ora godiamoci questo momento”.

“Una grandissima emozione – le parole di Elena Carletti, sindaca di Novellara, che ha sempre seguito da vicino la vicenda –. Ricordo molto bene il giorno in cui Ilaria ha chiesto aiuto, ha coinciso proprio con l’inizio della pandemia. È un caso che ci aveva colpiti e coinvolti tutti, come comunità, era per noi motivo di grande dolore e volevamo aiutarla, muoverci, pensavamo a un pranzo per sostenere la causa. Ma in quei giorni hanno chiuso l’Italia e non abbiamo potuto fare nulla. Era una situazione terribile, lei ha sofferto moltissimo, un attimo si pensava a una vittoria e un attimo dopo a una sconfitta, e così via, negli anni. Ilaria è stata fortissima, ha attraversato un dolore immane. Si parla tanto di violenza contro le donne e questa violenza è stata enorme, al pari di tante altre che conosciamo. Quando mi è stata comunicata la notizia del rientro del bimbo, mi sono commossa anch’io. Sto per chiudere il mandato, abbiamo attraversato tante vicissitudini, ben note (tre anni fa l’omicidio di Saman, ndr). E sapere di concludere con questa buona notizia, che è molto più di una buona notizia, sapere che finisce un calvario così lungo e sofferto, mi fa davvero felice. Garantiremo a lei e al bimbo tutto il nostro supporto e sostegno”.

E l’altro giorno, all’arrivo a Novellara, la sindaca era lì ad attenderli. "A lui ho portato un piccolo dono, un giocattolo da costruire, gli ho fatto una carezza e ho tolto il disturbo, li ho visti pieni di gioia ma stanchissimi. Ora, avranno bisogno di tutto il loro tempo per ritrovarsi”.

Nel corso di questi anni, anche la politica aveva espresso solidarietà a Ilaria Sassone, perfino con interrogazioni parlamentari. La mamma reggiana aveva anche inviato delle lettere direttamente al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, scrivendo perfino al presidente turco, Erdogan.