Elezioni Reggio Emilia, de Franco si ‘ritira’ dalla corsa. Il candidato unitario del Pd sarà Massari

Ufficiale il passo indietro dell’assessore: “Il noi viene prima dell’io… Inviterò chi mi sostiene a votare Massari”. La decisione sarà ratificata dal Partito Democratico alla prossima assemblea di venerdì

Lanfranco de Franco e Marco Massari

Lanfranco de Franco e Marco Massari

Reggio Emilia, 6 febbraio 2024 – “Mi hanno insegnato che in politica, a sinistra, il noi viene prima dell’io… Per questo nella prossima assemblea cittadina del Pd, da cui emergerà una proposta unitaria per la coalizione, inviterò chi mi sostiene a votare Marco Massari”. Il passo indietro di Lanfranco de Franco segna lo scatto in avanti dell’infettivologo che sarà il candidato unitario del centrosinistra alle prossime elezioni amministrative di giugno a Reggio.

L’assessore de Franco ha deciso di ritirarsi dalla corsa con una nota. “La generosità è un valore irrinunciabile anche se fuori moda – ha detto – Da troppi mesi il dibattito pubblico è concentrato sul nome del futuro candidato sindaco e non sulle idee da mettere in campo per risolvere i problemi della città. Non avremmo avuto esitazioni nel misurarci su temi e proposte, ma adesso abbiamo la responsabilità collettiva di fare un passo avanti e iniziare a delineare cosa vogliamo per Reggio Emilia nei prossimi anni”.

De Franco annuncia dunque che appoggerà Massari “con responsabilità, per evitare una spaccatura nella nostra comunità politica, chiedendo a tutte e tutti di sostenerlo con lealtà e convinzione. Vogliamo condividere un progetto politico ampio, collettivo e inclusivo, capace di coinvolgere i mondi del lavoro, dell’impresa, della scuola, della cultura e dell’associazionismo, per rendere Reggio più vivibile, sostenibile e attrattiva”.

Il Partito Democratico ratificherà la candidatura di Massari nella prossima assemblea che dovrebbe essere convocata per venerdì. Con ogni probabilità de Franco, in caso di vittoria delle elezioni, sarà il vicesindaco designato e con garanzie di avere uomini di fiducia all’interno della giunta che rappresentino la corrente degli schleiniani contrapposta ai cattodem (che hanno indicato invece Massari) all’interno del Pd.