Con i senesi ricordi da brividi e il maledetto playoff del 2018

Quella tra Siena e Reggiana non è mai una sfida banale. Una storia fatta di 32 gare (15 le vittorie granata, di cui soltanto 3 in trasferta, contro 7 pareggi e 10 sconfitte) iniziata esattamente un secolo fa, nel lontano 192223, con un 6-0 casalingo e una sconfitta esterna a tavolino, per risparmiare sui costi del viaggio visto che l’appuntamento in Toscana non aveva alcun risvolto per la graduatoria. All’appello anche lo spareggio per andare in B del 193435, giocato a Pistoia e concluso con un clamoroso 7-0 a favore del Siena, favorito dall’autorete di Vighi e da ben tre espulsioni nelle fila emiliane, oltre che da un’altra finale persa, stavolta in IV serie, nel 195556, ma ininfluente ai fini del risultato stagionale, dal momento che la Reggiana aveva già conquistato la promozione in C.

Il 14 maggio 2000, la vittoria del Giglio contro un Siena già promosso, unito al contemporaneo kappao del Lumezzane col Montevarchi, permette alla Reggiana di Rumignani di mantenere il suo posto in Serie C senza passare attraverso i playout. Di Ciullo, a inizio ripresa, il gol decisivo.

Nel 2018 i tifosi granata non possono dimenticare quanto accade nei quarti dei playoff: dopo aver vinto 2-1 in casa, la Reggiana pareggia al 94’ allo stadio "Franchi" con Altinier, ma 3’ dopo l’arbitro Perotti di Legnano firma un rigore inesistente che Santini trasforma e qualifica i suoi, con finimondo in campo e Piazza che lascia. Lo scorso anno due successi granata: 2-0 in trasferta, con gol di Sciaudone e Zamparo, e vittoria di misura in casa, con rete sempre dell’"arciere".