"Fare cose semplici ma con intensità"

E’ la ricetta di Vitali: "Dobbiamo anche stare più attenti in difesa. L’infortunio? Non sono ancora al 100%"

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di Gabriele Gallo

Sarà un caso, ma prima del suo infortunio l’Unahotels aveva brillato sia in campionato sia in Champions. Mentre la sua assenza, per la lesione muscolare alla caviglia sinistra, ha coinciso con le peggiori prestazioni biancorosse. Al suo ritorno in campo, martedì nella trasferta contro i turchi del Pinar, Reggio ha sì perso, ma destreggiandosi meglio tatticamente. Ergo… Michele Vitali, in molti pensano che sia davvero imprescindibile nel mosaico biancorosso. Per le sue doti tecniche ma anche per il ruolo di collante tecnico-tattico del team. "Ringrazio chi lo pensa per la stima che ha nei miei confronti. Dopodichè mi piace essere proprio quel tipo di giocatore; quello che riesce a fare sempre ciò che serve per la squadra, compreso quello che non si vede dalle statistiche. Che fa una cosa magari piccola, ma importante, al momento giusto. Posto questo possiamo tutti sicuramente fare meglio, a partire da me".

L’ambiente rimprovera alla squadra, al di là delle sconfitte, la mancanza di carattere e grinta durante le partite…

"E’ sicuramente uno degli aspetti da migliorare. Se sulle palle vaganti arrivano quasi sempre prima gli avversari, c’è evidentemente qualcosa che non va in tema di ’garra’ e aggressività. Non manca la volontà di buttarle sul campo, ma bisogna anche riuscirci. Anche per onorare un pubblico che a Reggio, e lo so bene per le tante volte che ci ho giocato contro, è caldissimo e dà sempre tanta energia alla squadra".

A livello tecnico cosa può servire per migliorare le prestazioni?

"Sicuramente dobbiamo rafforzare la conoscenza reciproca. Poi, in difesa, prestare maggiore attenzione ad alcune situazioni. Tuttavia, nel momento attuale, la ricetta migliore è riuscire a fare nel modo ideale cose semplici: ma con tanta e continua intensità".

L’infortunio è alle spalle? Fisicamente è tornato al top? "Manca ancora qualcosina, perché la lesione era importante. Il lavoro dello staff medico è stato eccezionale e mi ha consentito di accelerare un po’ il recupero, ma a livello fisico non sono ancora al 100%. Quello che conta è essere mentalmente al massimo e cercare sempre la positività".

In questo senso la recente nascita di suo figlio Tommaso l’ha aiutata?

"Vivo la paternità in modo bellissimo. Nella vita, come nel basket, ogni passaggio aiuta a maturare".

Una situazione che ha condiviso con Cinciarini? Vi capita di parlare di pappe, notti insonni, pannolini da cambiare?

"Certo. E’ bello condividere anche queste cose tra compagni di squadra. Del resto, e un po’ in quel periodo ci scherzavamo su, abbiamo vissuto insieme i momenti dell’attesa, di una telefonata improvvisa che poteva arrivare. Spesso ci confrontiamo su come procede la loro crescita".

Tornando al basket, domani siete attesi da una sfida importante contro Brindisi…

"Sarà una gara molto difficile proprio perché i pugliesi hanno nella fisicità e nell’atletismo due importanti punti di forza. Noi dovremo essere bravi a reggere quando andremo in difficoltà e cavalcare i momenti buoni. Poi dovremo essere aggressivi fin dall’inizio; come dicevo prima: scaldare i nostri tifosi per poi farci spingere dalla loro energia".