"I 7 gol subiti? Ho fatto i complimenti ai ragazzi"

Elia Lorenzini, ds del Boretto: "Travolti dal Colorno e ultimi, ma siamo convinti di poterci salvare"

Migration

di Giuseppe Marotta

Non è scontato nel calcio vivere con filosofia e giudizio i momenti difficili dal punto di vista dei risultati.

Il Boretto, che è ultimo in Eccellenza con 8 punti in 15 partite, non si abbatte, nemmeno dopo il pesante tonfo di sabato scorso a Colorno (7-1).

Anzi: ha fiducia per il girone di ritorno. Il direttore sportivo Elia Lorenzini, che quando c’è bisogno si mette anche gli scarpini per cercare il gol, lo ha spiegato bene.

Lorenzini, sette reti sono tante.

"Vero, ma è stata una gara particolare perché tra squalifiche e assenze, avevamo oltre metà titolari fuori. Questo è il vero nostro rammarico: il valore del Colorno, che ringraziamo per la grande ospitalità, è indiscutibile, ma dispiace non essercela giocata con tutte le nostre armi".

Siete neopromossi: l’impatto è stato duro.

"Lo sapevamo. L’exploit dell’anno scorso ci ha portati per la prima volta nella storia in Eccellenza. Siamo onorati di essere qui e faremo il massimo".

Il mister Marco Iotti rischia?

"Assolutamente no, ha la massima fiducia. Siamo consapevoli della nostra situazione: non abbiamo mai fatto la categoria, idem il mister e i ragazzi. Siamo convinti di potercela giocare pienamente con le ultime sei o sette della classifica. Ciò che manca è l’esperienza, abbiamo una rosa giovane, ma c’è la convinzione di poter fare un buon girone di ritorno. Questione di adattarsi un po’ alla categoria...".

Il 7-1, quindi, solo un episodio. "Ce la siamo sempre giocata, spesso abbiamo perso in rimonta o di misura. Dopo il Colorno nello spogliatoio abbiamo fatto i complimenti ai ragazzi perché avevano dato il massimo. Otto anni fa eravamo in Seconda, poi siamo arrivati noi, la dirigenza attuale, ed eccoci in Eccellenza. Questo fa piacere, era impensabile tempo fa".

Penserà al mercato di riparazione?

"No, la rosa rimarrà questa, ci crediamo tanto".

Magari sarà lei a fare i gol decisivi.

"Sono di Boretto, avevo smesso di giocare ma non potevo non far parte della rosa del primo anno in Eccellenza. Spesso subentro in attacco, ho fatto anche delle mezz’ore intere. Il sogno è segnare in questa categoria con questa maglia. Ho 42 anni, però: diamo spazio ai giovani … (ride)".