Il grande salto dopo un’attesa di 30 anni "Il paese meritava questa soddisfazione"

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Un’attesa lunga 30 anni. Prolungata anche dal Covid-19, ma alla fine Casalgrande ritorna in Promozione e lo fa in carrozza con un girone di ritorno quasi impeccabile. "Una stagione da ricordare – puntualizza il presidente Guido Campioli, che ha preso il testimone dal compianto Roberto Gottardi e, guarda caso, l’epilogo è giunto nello stadio a lui intitolato – grazie ad una squadra di livello, a uno staff di prim’ordine e una società solida. Ringrazio Casalgrandese e Bugnina che ci hanno permesso di utilizzare i loro impianti per il nostro settore giovanile in continua espansione (14 squadre, ndr). La Promozione? Di certo non faremo il passo più lungo della gamba". Si punterà al consolidamento, come l’inizio dell’attuale gestione che ripartì con calma dalla Terza categoria, puntando alla ricostruzione di un settore giovanile oggi in forte ascesa. Al timone un mister collaudato come Massimo Bardelli che sogna di riaprire il ciclo Casalgrandese, da cui è giunto anche l’attuale numero uno Campioli. "La società è robusta e ci ha dato tutto per far bene – chiosa il mister. – Siamo al lavoro dal 2 agosto e queste due settimane di stop causa il turno di riposo sono state interminabili, ma alla fine è esplosa una festa irrefrenabile per un paese che all’atto conclusivo ha riempito la tribuna". Ovviamente non è mancata anche la buona sorte come il gol del guardiano Moscardini che ha assicurato il pari nel big-match col Monteombraro, oltre alle qualità di un gruppo esaltato dalle 21 reti del bomber Di Costanzo e alle qualità del locale doc Lionetti che ha esultato a casa sua e l’esperienza di uomini-chiave come Giorgetti, al passo d’addio e specialista in promozioni, e l’ex pro Magro. "E’ girato quasi tutto bene così come il recupero di capitan Curti per le gare decisive. In Promozione occorreranno scelte dolorose, perché dovremo inserire tanti giovani, dopo le decisioni regionali".

Federico Prati