La storia regala speranze all’Unahotels

Dal ritorno in Serie A già altre situazioni simili a quella attuale con lieto fine. Mai, però, i biancorossi hanno avuto un attacco così disastroso

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Fate presto. Lo slogan che Il sole 24 Ore scelse a tutta pagina nel 2011 per invitare la Politica a far uscire l’Italia dalle secche del dissesto finanziario di allora, si confà perfettamente anche all’attuale stato della Pallacanestro Reggiana. Che per risolvere l’attuale crisi e rimettere in carreggiata una stagione dove tutto può ancora succedere, nel bene e nel male, deve trovare dei correttivi. Quali, oggi come oggi, li possono sapere solo lo staff tecnico, il management e la proprietà sulla base delle decisioni da prendere. Ma ad invitare a darsi una "sgaggiata" come si dice qui in riva al Crostolo, è la voce della statistica.

Dal ritorno in serie A, nel 2012, la squadra biancorossa, a metà del girone di andata, si è infatti trovata all’ultimo posto in classifica, come in questo momento, in altre due occasioni: nel 20182019, sempre a 4 punti, con salvezza conquistata all’ultimo fiato grazie alle due partite "che si dovevano vincere" per dirla alla maniera di coach Pillastrini che rilevò in corsa Devis Cagnardi e condusse Reggio alla salvezza, e nel 20172018. Dove non si cambiò l’allenatore (allora come oggi, Max Menetti) ma il gruppo, in più di una ripresa, subì un notevole restyling, salvandosi con relativa tranquillità in campionato e centrando la semifinale di EuroCup.

In ambedue le situazioni quindi si procedette a rivoluzioni: che fossero in panchina o tra i giocatori sul parquet. Nel primo caso citato la truppa segnava parecchio di più rispetto all’odierna fase (81,3 punti di media) ma in retroguardia era decisamente un colabrodo: quasi 88 punti rimediati a match. Nel 2018 era più complesso far canestro (73,9 terzultimo attacco della serie A) ma la difesa teneva le posizioni: 75 punti subiti per gara. Il dato che balza all’occhio, pensando alla corrente stagione, è quindi che l’Unahotels concretizza davvero poco in fase offensiva. I 70,8 punti che Reuvers e compagni infilano nel canestro avversario, rappresentano infatti la media più bassa in tutte le presenze in massima seria dove, a metà del girone d’andata, Reggio si è ritrovata ultima o penultima. Ed è il secondo peggior dato dal 2012.

Dove però a fronte di 69,3 punti segnati di media, i biancorossi ne incassavano 69, 6 ed erano la miglior difesa del lotto. Tutto questo per dire che, all’alba del mese di dicembre, nulla è compromesso, specie considerando la discreta quota di talento della squadra, ma il tempo per i ragionamenti e le meditazioni è sempre meno.

Gabriele Gallo