Menetti: con Trieste è l’ultima chance

In caso di sconfitta scatterebbe l’esonero. Pianigiani e Sacripanti tra i papabili per sostituirlo. Non si ferma la caccia al play

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di Francesco Pioppi

Max Menetti resta al timone, per ora. Dopo l’ottava sconfitta stagionale su dodici partite tra campionato e Champions League, i vertici del club biancorosso stanno prendendo in considerazione anche un intervento ‘drastico’ che prevede l’avvicendamento del tecnico reggiano. Sotto la lente d’ingrandimento c’è soprattutto la scarsa efficienza offensiva (l’Unahotels è di gran lunga il peggior attacco della Serie A con appena 70,8 punti segnati) ma anche l’impressione che il coach non sia ancora riuscito a trasmettere quello spirito di cooperazione tipico delle versioni più convincenti della vecchia Grissin Bon. Le attenuanti non mancano, perché un totem come Vitali ha giocato col contagocce e un punto di riferimento come Olisevicius è reduce da un infortunio serio, ma è altrettanto vero che questa squadra sta avendo blackout troppo frequenti da poter essere ricondotti esclusivamente all’assenza di alcune pedine, seppur importanti. Se non ci saranno colpi di scena però, Menetti - che appena cinque mesi fa ha firmato un contratto biennale con opzione per il terzo - avrà l’ultima prova d’appello domenica contro Trieste. Una sorta di ‘Last dance’ in cui i biancorossi saranno costretti a vincere e convincere visto anche che, in caso contrario, Reggio si confermerebbe sul fondo della classifica e con l’ennesimo ‘scontro diretto’ a sfavore. Ovvio che questa decisione sia l’estrema ratio anche perché l’esonero di Menetti rappresenterebbe una sorta di record al contrario per il nuovo corso guidato dalla presidente Veronica Bartoli che, una volta insediatosi, ha dapprima salutato Buscaglia (che aveva ancora un anno di contratto) poi Martino (che aveva due anni di contratto più uno opzionale) e infine Caja, nonostante il lavoro del coach pavese fosse inattaccabile dal punto di vista tecnico.

Se saltasse anche questo sarebbero quattro allenatori ‘salutati’ in due anni e mezzo di gestione ossia uno ogni sette mesi: una follia per un club che è finanziariamente in salute e non ha alcuna pressione particolare.

Qualora dovesse accadere, i nomi più caldi sono quelli di Simone Pianigiani e Stefano Sacripanti.

Due profili di livello che, pur con palmares e percorsi diversi, non hanno bisogno di presentazioni.

Prima però si cercherà di fare tutto il possibile per evitare l’avvicendamento, passando anche attraverso il mercato, perché a Scafati l’Unahotels oltre a Vitali e Hopkins, non aveva nemmeno il sesto straniero. Sul taccuino del direttore sportivo Barozzi resta ‘in alto’ il nome di Justin Robinson, folletto ex Pesaro che potrebbe liberarsi dal Gravelines (Serie A francese, 12,6 punti e 4,6 ast) ma non sono da scartare altre piste (non attuabile Daron ‘Fatts’ Russell) se dovesse sbloccarsi qualche situazione monitorata.

Di certo per la Pallacanestro Reggiana sarà una settimana davvero intensa e ‘decisiva’.