Torna la "Bici al chiodo" Tanti big, si sogna Nibali

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Appassionati e grandi ex del ciclismo pedalano verso Campagnola. Con un punto interrogativo.

Il passaparola tra gli sportivi era già iniziato, indicando la data dell’annuale raduno la "Bici al chiodo": 22 gennaio 2023. Sotto i riflettori, nel caso, protagonisti che hanno scritto belle pagine di ciclismo, tra cui Pierino Gavazzi, Giordano Turrini e Roberto Visentini. E si vociferava con insistenza della presenza dell’asso Vincenzo Nibali. Ma per la certezza, sull’evento come per Nibali, ci vorrà qualche altro giorno ancora.

L’organizzazione, l’associazione Ex corridori ciclisti, fa sapere che sta valutando la possibilità di concretizzare la manifestazione, punto d’incontro per tanti cultori della bici dell’intero Stivale, da parecchi anni soliti darsi appuntamento a Campagnola. Gli sportivi hanno comunque già cerchiato in rosso la data sul calendario, in attesa di conferma.

"La Bici al Chiodo si è fermata per l’emergenza Covid e, dopo due anni di stop, abbiamo lavorato per tentare di riproporre l’iniziativa in presenza, anche se sarà certamente ridimensionata", afferma il referente Paolo Tedeschi.

"In particolare dobbiamo valutare l’evolversi della situazione sanitaria e le norme per questo tipo di manifestazioni, in modo da stabilire l’esatto numero di partecipanti. La data individuata è domenica 22 gennaio. Potremo confermare la cosa entro il prossimo 17 novembre. Sveleremo i nomi dei premiati, per ora nell’elenco ci sono Pierino Gavazzi, Giordano Turrini e Roberto Visentini".

La sala risulta comunque già prenotata. Nell’ultima edizione i presenti erano oltre 400, al Centro sociale della bocciofila di Campagnola. L’organizzazione sarebbe orientata, se possibile, in subordine alle normative, a ridurre con tutta probabilità i posti a circa 300. E ad avere tra gli assi anche Vincenzo Nibali, che quest’anno ha concluso la sua lunga, maiuscola carriera, impreziosita da tanti successi e gesti che hanno entusiasmato gli sportivi. Se ne saprà di più il 17 novembre.

Massimo Tassi