Alvini: "Vergognoso non rinviare la partita"

Il tecnico su Facebook: "Va contro i principi di lealtà". La Reggiana ha solo 8 giocatori negativi. Pochi per giocare oggi a Salerno. Sarà 3-0 a tavolino

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di Francesco Pioppi

Una situazione assurda. Non ci sono altri aggettivi per definire la querelle relativa a Salernitana-Reggiana che, almeno in teoria, resta in programma per le 16 di oggi. I granata perderanno a tavolino? O dopo l’esito dei tamponi effettuati ieri riusciranno miracolosamente a racimolare 13 giocatori, tra cui un portiere, da spedire all’Arechi con il treno che partirà dalla Mediopadana all’alba? E la Lega nel frattempo che farà? Continuerà a sottolineare l’esistenza di un protocollo in cui non sono previste (ancora) eccezioni all’ormai famoso jolly? La realtà è che salvo clamorosi colpi di scena, la squadra non partirà per Salerno. In mattinata il club dovrebbe ufficializzare la decisione, rafforzata dai numeri che conterebbero attualmente otto elementi negativi sul totale della rosa. Un piccolo miglioramento rispetto all’ultimo bollettino di guerra, in cui si ‘salvavano’ solo 5 giocatori, ma ovviamente troppo poco per poter imbastire una squadra degna di tal nome, magari imbottita di convalescenti. La Reggiana proverà comunque fino all’ultimo a far valere le proprie ragioni, sottolineando l’eccezionalità della situazione che domenica raccontava addirittura di 29 tesserati positivi (22 giocatori e 7 dello staff), stabilendo un poco edificante record nazionale. Vista l’eccezionalità del momento, a rompere il silenzio ci ha pensato il tecnico Massimiliano Alvini con un accorato, quanto amaro, post su Facebook. "Stiamo vivendo ore paradossali: parlo dal mio letto, dopo 12 giorni di quarantena, e domani dovrei essere in panchina a Salerno. Nella mia stessa situazione si trovano altri 22 calciatori e 6 componenti del mio staff tecnico. Ritengo vergognoso – attacca il tecnico di Fucecchio - che la Reggiana, vittima di questa situazione, non abbia ancora avuto risposte per il rinvio della partita di calcio di Serie B. Vista la straordinarietà del caso e la drammaticità del momento storico, mi sembra inconcepibile e incomprensibile che il Presidente della Lega B, al di sopra di ogni interesse di parte, non abbia ancora deciso di rinviare a data da destinarsi la partita Salernitana-Reggiana. Personalmente, credo che una decisione diversa andrebbe contro i principi di lealtà sportiva e lo spirito di solidarietà tipici delle società di calcio. Questo atteggiamento – conclude il mister - sarebbe fondamentale per superare le criticità del momento e salvaguardare il calcio in Italia: mi auguro vivamente che le istituzioni sportive abbiano la lucidità e il buon senso di risolvere questa situazione, il calcio ha bisogno di questo".

Se la Reggiana dovesse essere sconfitta 3-0 a tavolino come appare ormai inevitabile, una delle poche strade percorribili sarebbe quella del ricorso. Un modo, oltre che per far valere le proprie ragioni, anche per evitare che il giudice sportivo possa omologare il risultato in tempi brevi, rendendo ancora più complicato un iter legale successivo. Non va infatti dimenticato che mercoledì è prevista l’assemblea di Lega di Serie B e all’ordine del giorno, oltre che il destino del campionato Primavera 2, ci sarà soprattutto la ‘gestione casi di positività e rinvio gare’. Argomento caldissimo, su cui la Reggiana potrà fare sentire la propria voce a differenza di quanto avviene nel direttivo, dove i granata non contano nessun rappresentante. Il ‘lieto fine’ potrebbe essere l’estensione a due ‘jolly rinvio’ con i ragazzi di Alvini che sanerebbero così in maniera retroattiva il match con la Salernitana. Solo supposizioni, al momento, ma che tengono accesa la fiamma della speranza.