Baroni si gode la Coppa: "Un’emozione fortissima"

Dopo 16 anni Scandiano riporta finalmente un trofeo sotto la Rocca". Il trainer: "Siamo squadra da partite importanti. Il ripescaggio? Il club è pronto". .

Baroni si gode la Coppa: "Un’emozione fortissima"

Baroni si gode la Coppa: "Un’emozione fortissima"

In casa Sporting Scandiano i fuochi d’artificio per il trionfo in Coppa Italia di Promozione sono soltanto all’inizio (2-0 sul Bakia Cesenatico). Ci ha raccontato la notte magica di Zola Predosa, l’allenatore Lorenzo Baroni, in sella a Scandiano da tre stagioni.

Mister Baroni, avete riportato un trofeo sotto la Rocca.

"Dopo 16 anni, visto che nel 2008 arrivò la Coppa di Eccellenza. È un’emozione forte, che condivido con l’ambiente".

Come sono state le ore precedenti al fischio d’inizio?

"Ho cercato di trasmettere serenità ai ragazzi, e ho pensato a come poter gestire le sostituzioni. Avevo sensazioni positive: ero convintissimo che ce l’avremmo fatta…".

Giustamente pensava alla tattica, ma avrà anche lei delle scaramanzie…

"Vero. Sono legato ad una maglia color bordeaux. Diciamo che non era pulitissima, ma l’ho messa lo stesso…e abbiamo anche cercato di replicare tutti i gesti dei precedenti turni di Coppa. È andata, direi…".

Percorso perfetto in Coppa, più altalenante quello in campionato (Sporting 8° con 41 punti, +10 sui playout e -10 dai playoff). Come se lo spiega?

"Nel corso delle settimane ho capito una cosa: in questa stagione siamo una squadra da Coppa, da partite importanti. Ho notato man mano come i ragazzi riuscissero ad elevare tantissimo la concentrazione nei momenti determinanti".

C’è stato un momento in cui avete capito che era possibile portare a casa il trofeo?

"Con la conquista delle semifinali. Eravamo contro il Luzzara: noi in campionato avevamo una posizione tranquilla, loro un po’ meno vista la vicinanza con la zona playout. Ho pensato che questo potesse incidere e ho iniziato a crederci ancor di più. All’inizio non eravamo di certo i favoriti, ma poi le possibilità sono aumentate sempre più".

Ci faccia entrare nel vostro spogliatoio: avete messo in palio qualcosa?

"Non so cosa stiano tramando i ragazzi. Però una cosa è sicura: io dicevo a chiunque incontrassi: ’se vinciamo poi andiamo a mangiare’. Ecco, mi sa che mi toccherà spendere un bel po’, ma lo faccio volentieri".

Oltre al trofeo è arrivato il 5° posto nella graduatoria degli eventuali ripescaggi in Eccellenza. Ci state pensando?

"Sinceramente non se n’è parlato, ma la società è talmente solida che, nel caso, non si farà trovare impreparata. Ci sono strutture e principi molto importanti qui".

Ancora 5 partite alla fine del campionato. Come le vivrete? "Provando a piazzarci nella posizione migliore possibile. Poi continuerà l’impiego dei giovani: siamo al 4° posto per il loro utilizzo e ci sarà un premio di valorizzazione della Federazione".

Giuseppe Marotta

Continua a leggere tutte le notizie di sport su