"Cosa dobbiamo fare? Dimezzare gli errori"

Laribi: "A noi granata non sta girando troppo bene, con l’Empoli ci siamo mangiati due reti. Ora è fondamentale non concedere gol"

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di Francesco Pioppi

Se arriverà la tanto agognata salvezza, diventa difficile ipotizzare che non passi dalle giocate di Karim Laribi (foto). In una rosa dal talento limitato come quella della Reggiana, il centrocampista arrivato a gennaio dal Verona è uno dei pochi in grado di risolvere la situazione con una giocata da fuoriclasse. Dopo qualche partita al di sotto dei suoi standard, adesso è il momento della verità e il classe ’91, che martedì compirà 30 anni, non si tira indietro.

Laribi, quando è arrivato ha fatto la differenza in modo evidente trascinando la Reggiana al suo momento migliore con le vittorie su Entella, Ascoli e Cittadella, poi improvvisamente il rendimento è calato: cos’è successo?

"Ritengo sia un calo di rendimento che ci può stare, perché come tutti sapete non giocavo da tanto tempo e per quanto riguarda il mio momento migliore, direi che è più accurato dire che è stato il nostro, nel complesso. Quando sono arrivato la squadra aveva già vinto col Vicenza e dato un bel segnale: dobbiamo recuperare quel momento".

La panchina delle ultime partite le ha dato fastidio?

"No, non mi ha fatto soffrire perché siamo una squadra composta da tanti ragazzi con qualità e quindi non è corretto che giochino sempre le stesse persone anche perché ho fatto le ultime due (panchine, ndr) e la Reggiana ha fatto molto bene soprattutto con il Brescia, quindi ci stava di dare continuità in quel senso".

Lei è uno dei giocatori più esperti della squadra e della categoria: cosa serve alla Reggiana in queste cinque finali e quali errori non dovrà commettere?

"Gli errori vanno dimezzati o annullati e la cosa fondamentale è non concedere gol, perché poi qualcosa si riesce sempre a creare. Siamo stati un po’ sfortunati nelle ultime partite, basta vedere quella con l’Empoli dove loro non è che abbiano creato chissà che però sicuramente sono stati più cinici di noi che ci siamo mangiati due gol importanti, quello di Fausto dove Brignoli ha fatto una parata epica e quello di Augu (Kargbo, ndr) dove il ragazzino della Primavera Viti ha salvato sulla linea. Quindi sono occasioni dove non ci sta girando neanche tanto bene".

Avete subito gol nei primi 30’ in sei delle ultime sette gare, una situazione che vi ha condannato a ottenere due punti rispetto ai 18 disponibili: cos’è che non funziona? Approccio troppo ‘soft’ oppure, al contrario, troppo ansioso?

"Non credo sia un approccio molle, però credo che questi numeri debbano farci riflettere perché sono dati importanti che bisogna studiare e se abbiamo concesso così tanti gol nei primi minuti significa che qualche domanda soprattutto noi ragazzi ce la dobbiamo fare".

Guardiamo al prossimo avversario: la Reggina ha da poco recuperato un asso come Jeremy Menez ed è in corsa per i playoff (-3): che tipo di sfida si aspetta?

"Mi aspetto una sfida alla pari perché non credo che siamo inferiori a nessuno, a parte due, tre squadre a livello collettivo, quindi ci aspetta una partita aperta. Loro col cambio di allenatore (via Toscano e dentro Baroni, ndr) hanno dato una svolta molto importante alla loro stagione e credo che abbiano capito il concetto di salvezza prima di noi, cosa che a noi nelle ultime è un po’ mancata. Si sono compattati e hanno giocato in una maniera tale da poter recuperare i punti persi nel girone d’andata".