Fucà: "L’amico Menetti lo sa, giovedì perde"

Federico, attuale vice di Martino, lo è stato anche di Max. Intanto ieri Buscaglia ha rescisso il contratto con Reggio per approdare a Brescia

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di Francesco Pioppi

Federico Fucà è ormai un reggiano d’adozione. Arrivato nell’estate del 2017 ha saputo guadagnarsi la stima e l’affetto di tutta la Pallacanestro Reggiana, diventando un punto di riferimento per tutti gli allenatori che si sono alternati da Menetti fino a Martino, passando per Buscaglia che proprio ieri ha chiuso ufficialmente il contratto ancora in essere con Reggio per approdare a Brescia.

Lo abbiamo quindi chiamato in causa per presentare la sfida che giovedì vedrà la Unahotels affrontare la De’ Longhi Treviso, costringendolo a fare un piccolo passo indietro trai primi ricordi in biancorosso.

Fucà, ormai è un ‘veterano’ per questa società, ma com’è nato il suo approdo a Reggio? "Ricordo molto bene quando Frosini e Menetti dopo l’ok di Dalla Salda mi chiamarono insieme per propormi il contratto, stavo andando a Reggio Calabria in A2 a fare il capo allenatore, mi dissero che secondo loro ero un uomo da Pallacanestro Reggiana…Allora non sapevo cosa volesse dire".

Quasi quatto anni dopo cosa significa?

"Fare parte di una grande famiglia e avere determinate caratteristiche umane e professionali, adesso ho capito e mi sento legatissimo a questo club con cui spero di poter portare avanti un percorso simile a quello che è stato fatto con Menetti".

Quali punti in comune e quali differenze ha trovato tra Menetti e Martino?

"Ogni allenatore ha le proprie caratteristiche e non sta a me dire quali siano le loro qualità, hanno già dimostrato entrambi le loro capacità. Li accomuna il fatto di essere due persone con cui puoi instaurare un rapporto umano che va al di là di quello professionale, una cosa che alla lunga fa la differenza".

Che sfida si aspetta giovedì sera contro Treviso?

"Molto impegnativa, dove noi dobbiamo ritrovare la nostra energia e fargli capire da subito che con il nostro impatto mentale e fisico non c’è spazio per venire e romperci le scatole. Loro sono in un buon momento e hanno tanta energia, la chiave è soprattutto quella".

Dopo il ko con Pesaro, in cui ci è parso chiaro che le difficoltà siano state soprattutto di tenuta atletica, come ha visto la squadra? Le scorie del Covid sono state superate?

"Veniamo da un periodo di ottimo lavoro e penso che da parte di tutti ci sia la voglia di ripartire e riannodare il filo a quella vittoria con Brescia, l’ultima che abbiamo ottenuto prima di precipitare nella situazione Covid".

Purtroppo non avrete Cham a cui non è stata concessa l’idoneità sportiva e ora dovrà stare fermo almeno tre mesi. Cosa si può dire a un ragazzo di 17 anni che vede il suo futuro così incerto?

"Che deve tenere duro sperando che questa cosa si possa risolvere il prima possibile e per il meglio, tutti gli staremo vicino, mi auguro di vederlo il prima possibile in palestra".

Chiudiamo con un messaggio per Menetti e con il ricordo più piacevole che vi lega?

"L’approdo in semifinale di EuroCup, la vittoria di gara 3 contro lo Zenit San Pietroburgo è nella storia. Il messaggio a Max è: tifo sempre per te, ma non quando giochi contro Reggio, con noi devi perderle entrambe".

Francesco Pioppi