Il Lentigione cade sul più bello: addio Serie C

Dopo 28 partite senza sconfitte, i rivieraschi vanno kappao al 93’ sul campo della capolista Aglianese. Il pari era risultato più giusto

Migration

Aglianese

1

Lentigione

0

AGLIANESE (3-5-2): Carcani; Gelli, Coda (9’st Panelli), Colombini; Giannini, Remedi, Russo, Ballardini (16’st Giordani), Righetti (33’st Casanova); Brega (44’st Petrucci), Bellazzini. A disp.: Ansaldi, Chiti, Soldani, Bangu, Duranti. All.: Capecchi

LENTIGIONE (4-3-1-2): Sorzi; Dodi (34’st Galanti), Rossini (33’st Tozzi), Tarantino, Piccinini; Scanu (26’st Canrossi), Zagnoni, Bouhali (14’st Martino); Staiti; Caprioni, Barranca. A disp.: Cortenova, Qarri, Carpio, Maroni, Botturi. All.: Notari

Arbitro: Gemelli di Messina

Reti: Giordani (A) al 48’st.

Note: ammoniti Righetti, Tarantino, Caprioni, Giannini, Rossini, Colombini e Galli. Angoli: 3-6. Recuperi: 2’ e 5’.

di Giuseppe Marotta

Dopo ventotto partite di fila senza sconfitte, il Lentigione cade proprio sul più bello: l’atteso big match di vertice tra Aglianese e il Lenz è andato ai toscani, che hanno trovato il gol vittoria al 93’. L’ultimo kappao risaliva addirittura allo scorso 4 ottobre 2020, oltre otto mesi fa (Correggese-Lentigione 3-2).

A tre turni dal termine, svaniscono quindi le speranze per uno storico primo posto: la classifica recita Aglianese 67, Fiorenzuola 66 e Lentigione 61; l’obiettivo ora è finire al meglio per poi tuffarsi nei playoff.

Va detto che per quanto visto sul terreno di gioco del "Germano Bellucci" di Agliana (che ieri era aperto al pubblico, come da disposizioni, per il 25% della capienza totale dell’impianto) un pareggio avrebbe rispecchiato meglio la gara, anche se nella prima parte del secondo tempo il Lentigione ha sofferto la forza dell’Aglianese (prima squadra allenata in carriera da Max Allegri), che comunque era pur sempre la capolista in casa.

Due curiosità nell’undici toscano: in difesa c’è Andrea Coda (218 presenze in A), e a centrocampo Erik Amedeo Ballardini, figlio di Davide, mister del Genoa. Il primo guizzo della gara è di Barranca che al 14’, dopo una serpentina, ha provato il mancino (debole e centrale). Alla mezz’ora un episodio dubbio: Caprioni si incunea in area sulla destra e va giù; l’arbitro opta per la simulazione ammonendo il numero 7 reggiano, ma i replay lasciano qualche dubbio. Un tocco forse c’è, e se non è rigore, pare comunque eccessivo il giallo. Al 36’ è la volta dei toscani, che ci provano con Russo che di testa, su un corner, non trova la porta di poco. Bravo, poco dopo, Sorzi in tuffo basso su una rasoiata di Remedi, angolata ma non potente.

Al rientro dalla pausa i neroverdi spingono maggiormente, col Lentigione che, fino al momento delle sostituzioni di mister Notari, ha sofferto un po’. Al 55’ grande brivido per il Lentigione: Righetti, dopo un grande aggancio, dalla sinistra la mette per Brega che di testa sfiora di mezzo centimetro il palo. Al 67’ è bravissimo Sorzi due volte su Russo, che aveva seminato il panico sul centro sinistra dell’area. Al 12’ dal termine esce un difensore (Rossini) per un centravanti (Tozzi): il messaggio è chiaro, provare a vincere. Il Lentigione non sfiora mai seriamente il gol, ma prende le redini del gioco e crea un paio di situazioni sventate all’ultimo dalla difesa toscana. Al 93’ la doccia gelida: Russo dal limite calcia in maniera sporca, la traiettoria beffarda prende in pieno la traversa, e la sfera termina precisamente in zona Giordani che di testa non può che insaccare. La posizione dell’autore del gol sembra regolare.

Moviola a parte, il Lenz (miglior difesa del campionato con 25 reti subite in 31 gare) dice addio alla C.