Pubblico in tribuna per la prima amichevole

Il 5 settembre la sfida col Vis Pesaro dovrebbe vedere 259 tifosi sugli spalti. Atteso oggi l’ok della Prefettura, biglietti in vendita solo on line.

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di Francesco Pioppi

Se non ci saranno contrordini o intoppi in fase organizzativa, l’amichevole di sabato 5 settembre tra Reggiana e Vis Pesaro sarà a porte parzialmente aperte al pubblico.

È questa la buona notizia che filtra dal ritiro di Carpineti, dove proprio ieri mattina alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine, il sindaco Tiziano Borghi e i dirigenti granata hanno effettuato il sopralluogo per capire quali margini vi siano per permettere un, pur limitato, afflusso al ‘Maracanà’ del nostro appennino.

Dopo attente valutazioni, è emerso che il numero degli spettatori paganti che potranno godersi la ‘prima ufficiale’ della nuova Reggiana saranno probabilmente 259 a cui andranno aggiunti una trentina di posti riservati agli sponsor e circa una decina per la società (presidente, vice presidente, direttore generale e altri dirigenti).

Un totale, al momento, di circa trecento fortunati che potranno vedere le prime accelerazioni di Nicolò Cambiaghi o le prime diagonali di Bright Gyamfi, solo per citare un paio dei nuovi arrivi.

Assai probabile che l’orario inizialmente previsto, ovvero le 17, sia anticipato di almeno un’ora per fare in modo che il match e il successivo deflusso venga ultimato entro e non oltre le 18, momento in cui scatterebbe l’obbligo di indossare sempre le mascherine anche all’aperto.

Già oggi, in ogni caso, se arriverà l’ok da parte della Prefettura, il club diffonderà il ‘come e quando’ dettagliato.

I tagliandi disponibili, ovviamente pochi per l’entusiasmo che c’è ora tra il popolo granata, saranno messi in vendita esclusivamente online.

Quelli appena fatti, sono discorsi in linea con le disposizioni attuali ma che, visto il momento di grande incertezza, potrebbero anche essere soggetti ad alcune modifiche che però non dovrebbero essere sostanziali.

Intanto il ritiro della Reggiana prosegue spedito con una lunga serie di doppie sedute: al mattino la parte atletica e al pomeriggio, solitamente alle 17, l’allenamento di campo.

I concetti di Max Alvini, le cui urla spesso e volentieri sono udibili anche dall’adiacente piscina, restano i soliti e fondamentali: tocchi veloci, ampiezza, smarcamento e ricerca della profondità.

Con tanti esercizi che spingono gli atleti, spesso suddivisi in piccoli gruppi e obbligati a scegliere nello ‘stretto’, a migliorare la tecnica e la velocità d’esecuzione.

Il tutto mentre il direttore sportivo Doriano Tosi è al lavoro per completare al meglio la rosa a cui mancano ancora seisette elementi in tutto: un difensore, un centrocampista (Muratore) o forse due, un trequartista e tre attaccanti che, se il mercato dovesse girare bene, potrebbero essere Kargbo, Biasci e Mazzocchi.