{{IMG_SX}}Reggio Emilia, 14 luglio 2009. Parteciparono ad un rave party non autorizzato, organizzato nell’agosto del 2008 nell’area della golena del Po a Guastalla. Erano oltre tremila persone, di cui 296 furono identificate e denunciate sul posto. Oggi, con la conclusione delle indagini, il numero dei denunciati sale a 510, di cui 21 minorenni.

Nel corso delle indagini condotte dalla Digos della Questura reggiana, in collaborazione con carabinieri, polizia municipale e con le questure di numerose città italiane, finirono nei guai anche sette cittadini francesi e un cecoslovacco dell’associazione ‘’Trakkas’’, assai nota nell’ambiente dei rave.

Gli organizzatori, che dovranno rispondere di manifestazione abusiva, da pochi giorni si sono visti dissequestrare il mega impianto audio, per il quale dovranno pagare diverse migliaia di euro per il deposito. Inoltre dovranno rispondere dei danni ambientali - solo in parte limitati da una costosa opera di bonifica - lasciati in un’area naturale protetta.

Alle denunce già effettuate in precedenza, se ne sono aggiunte ora altre 206 per invasione di terreni privati , cosicchè sale a 510 il numero dei ragazzi finiti nei guai: risiedono in 65 province italiane e provengono da cinque diversi paesi. La Questura di Reggio ha svolto ulteriori accertamenti, esaminando i numeri di targhe delle automobili dei partecipanti riprese in alcuni filmati. Concluse le indagini.

Il rave party abusivo fu segnato anche da un lutto per la morte di un giovane in scooter, travolto e ucciso a pochi chilometri da Guastalla da un’auto su cui viaggiava un gruppo di ragazzi (il conducente fu trovato positivo al test antidroga) che tornava proprio dalla festa non autorizzata.