Rimini, 8 aprile 2012 - SEGNI PARTICOLARI: bellissima. E Chiara Baschetti, 25 anni, originaria di Sant’Ermete di Santarcangelo, come tiene orgogliosamente a sottolineare, top model internazionale, ha sempre avuto una bellezza folgorante, ma di gran classe, stile Cindy Crawford. Da qualche giorno il volto di Chiara troneggia sui manifesti e sulle riviste di mezzo mondo. La top model è stata scelta come testimonial da una delle più famose aziende cosmetiche, la Clarins, per il lancio di una nuova crema da giorno. La prima italiana ad essere scelta come donna immagine della prestigiosa maison.
Come è nata questa collaborazione?
«Il mio agente Marco Amato dell’agenzia Beatrice di Milano ha contattato l’azienda e mi ha proposto per un servizio. Francamente ero molto scettica, sapevo che c’erano altre aspiranti per quel ruolo. Poi un bel giorno è arrivata la telefonata. Mi avevano scelto come testimonial di un loro nuovo prodotto. Ero al settimo cielo anche perchè avevano deciso di andare a scattare la campagna a Mauritius. Che cosa potevo chiedere di più? Siamo andati e abbiamo fatto montagne di foto, alla fine è stata scelta una mia foto con una maglia rossa a collo alto. La foto in questione è stata scattata in studio. Abbiamo girato anche lo spot pubblicitario. Siamo stati chiusi due giorni in uno studio cinematografico enorme, fino alle tre di notte. Il tutto per dodici secondi di spot. Però che soddisfazione essere la prima italiana a diventare testimonial di un’azienda così famosa».
Prima però sfilava in passerella. Perchè ha deciso di lasciare?
«Ho abbandonato le passerelle a malincuore prima che fosse troppo tardi, nel senso che le taglie delle sfilate, stagione dopo stagione, diventano sempre più piccole e siccome da buona romagnola mi piace mangiare, mi sono ritirata. Non volevo sottopormi a diete drastiche, così mi sono dedicata soprattutto alla fotografia, giornali, cataloghi, riviste, pubblicità».
Si parla sempre di modelle anoressische, quando sfilava è mai stata costretta a diete esasperate?
«No, grazie a Dio, non mi sono mai dovuta sacrificare troppo. Sicuramente il lavoro mi impone di mantenermi in forma, ma non sono mai stata brava a rinunciare alla buona tavola. Non posso negare che l’anoressia esista. Non solo fra le modelle, ma ovunque. La maggior parte delle modelle e dei modelli con cui lavoravo al massimo rinunciavano al dolce».
Si è pentita di non aver accettato la proposta di Paolo Bonolis per presentare il Festival di Sanremo?
«Non direi che mi sono pentita di quella scelta. Ero troppo inesperta e insicura per salire su quel palco. Posso dire che se mi capitasse oggi lo affronterei con una maturità diversa».
Che rapporto ha con la sua Santarcangelo, lei che è ormai una cittadina del mondo?
«Amo Santarcancagelo e Sant’Ermete, cerco di tornarci il più possibile, là ci sono la mia famiglia, i miei amici. Non c’è altro posto al mondo che riesco a considerare casa mia. Neanche a Milano dove vivo da otto anni. E mi arrabbio quando mi dicono che ho l’accento lombardo. Rivoglio la mia cadenza romagnola».
di Grazia Buscaglia
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