MARIO GRADARA
Cronaca

Caos delle spiagge: Roma tace, Rimini fissa le regole dei bandi per le concessioni

Dalla giunta un atto di indirizzo per le evidenze pubbliche nel 2024. “Serve per il regolare funzionamento della prossima stagione balneare”

Rimini, 22 dicembre 2023 – Da Roma calma piatta: la giunta ha approvato le linee di indirizzo per i bandi di spiaggia. Si tratta di un atto "per la regolarizzazione delle concessioni demaniali marittime alla normativa europea, in scadenza il 31 dicembre 2023". Obiettivo: evitare il caos.

Concessioni balneari: il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad
Concessioni balneari: il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad

Ovvero, consentire a bagnini, chioschisti e mosconai di lavorare. "L’atto tiene conto anche della necessità di far svolgere il regolare funzionamento della stagione balneare 2024 – sottolinea il Comune – prevedendo che nuovi titoli concessori non possano essere rilasciati prima della chiusura della prossima stagione balneare". In assenza di indicazioni del Governo, il Comune indica alcuni criteri: "Tra i requisiti che saranno valutati al momento delle procedure di evidenza pubblica e che dovranno trovare poi dettagliata applicazione nelle stesse: i requisiti generali dell’aspirante concessionario, la capacità tecnica e professionale del concessionario, la capacità finanziaria. Sarà valorizzata la promozione delle piccole e medie imprese, le ricadute occupazionali, la sostenibilità ambientale e l’idoneità degli interventi proposti dagli aspiranti concessionari per assicurare un elevato livello di protezione ambientale e il minimo impatto sul paesaggio".

Il documento del Comune capoluogo si avvale "dell’anno di slittamento ‘per oggettive difficoltà’ previsto dal decreto concorrenza Draghi, come anche concordato con la Regione e gli altri Comuni della costa dell’Emilia Romagna". Comprende una ricognizione delle concessioni in essere (470) raggruppate in categorie per tipologia: stabilimenti balneari, concessioni rilasciate di ridottissime porzioni demaniali, aree di libero transito, associazioni sportive ecc. E’ stato redatto da "un tavolo tecnico amministrativo, costituito ad hoc e composto da dirigenti e personale degli uffici comunali, affiancati da un pool di esperti del settore e legali costituzionalisti".

"Questo atto è il frutto di un lavoro durato mesi, che si intreccia con il percorso avviato per l’approvazione del nuovo piano dell’arenile – rimarca il Comune –. Per arrivare a questo provvedimento l’amministrazione si è avvalsa del supporto di consulenti di alto profilo, in considerazione della delicatezza del tema e in grado di poter fornire agli uffici una bussola per orientarsi in un contesto normativo indefinito e confuso, in un’anossia di indicazioni da parte del Governo. Mentre Roma resta ferma, i Comuni sono obbligati a correre, in solitaria".