
Rimini, 25 settembre 2023 – Tavoli e sedie che spuntano come funghi. Occupando i marciapiedi. Intralciando le strade. Invadendo (in alcuni casi) perfino le strisce pedonali. Sono decine e decine le multe fatte dalla polizia locale, negli ultimi mesi, contro bar e ristoranti che hanno occupato abusivamente spazi del suolo pubblico senza avere l’autorizzazione. In molti casi, si tratta di locali che, pur avendo avuto l’autorizzazione del Comune per tavolini e sedie all’esterno, si sono allargati più del dovuto usando più spazi di quelli concessi. C’è chi li ha aggiunti solo in alcune serate, per fare fronte alle prenotazioni. "I controlli degli agenti – conferma l’assessore alle attività economiche e alla polizia locale, Juri Magrini – sono costanti". Alcuni di questi sono stati fatti sulla base di segnalazioni, altri su iniziativa degli agenti stessi, affinché "tavoli e sedie esterni non siano d’intralcio alla viabilità, ai pedoni e non creino pericoli".
Nessuna caccia alle streghe da parte di Palazzo Garampi. Anzi: il Comune di Rimini è stato tra i primi, quando nel 2020 sono iniziate le restrizioni per la pandemia, a dare la possibilità a tutti i pubblici esercizi di allargarsi negli spazi esterni con una procedura semplificata. Permettendo così ai locali di lavorare, pur rispettando quelle distanze minime tra i tavolini imposte dalle regole anti-Covid. Anche per quest’anno l’amministrazione ha deciso di rinnovare il progetto ’Rimini open space’, per garantire ai pubblici esercizi un maggiore utilizzo degli spazi esterni per i dehor e i tavoli (laddove possibile), nel rispetto delle norme del codice della strada. "Un progetto che si è rivelato molto importante per le attività – sottolinea Magrini – Sarà rinnovato anche nel 2024? Non è stato ancora affrontato il tema nei dettagli con la giunta. L’orientamento è quello, vedremo".
Un’altra questione che Palazzo Garampi dovrà presto affrontare sarà quelle delle autorizzazioni ai dehor e ai tavoli esterni per le attività del centro storico e di altre zone sottoposte a vincoli. Un passo indietro: con un emendamento al decreto Milleproroghe, approvato a febbraio, il governo ha concesso la proroga fino a fine anno a tutte le autorizzazioni dei dehor, anche a quelle nei centri storici, senza dover chiedere il nullaosta alla Soprintendenza. "La proroga scadrà il 31 dicembre. E senza nuovi provvedimenti da parte del governo, i locali del centro storico (e non solo) dovranno avviare l’iter per ottenere la nuova autorizzazione e chiedere il parere della Soprintendenza". Con tutto quello che ne consegue, e il rischio (in alcuni casi) di non ottenere l’autorizzazione. Ecco perché tra le associazioni di categoria e i titolari di molti locali c’è già una certa preoccupazione.