FRANCESCO ZUPPIROLI
Cronaca

La furia del killer di Pierina: uccisa con 29 coltellate

Rispetto alla fase iniziale d’indagine, sale il numero di colpi con cui la 78enne è stata uccisa. Isolate altre tracce di sangue, spuntano nuove macchie trovate dalla polizia Scientifica a 50 metri dal luogo del delitto

Rimini, 25 ottobre 2023 – Non c’è stata pietà da parte del killer nei confronti di Pierina. Non c’è stato un briciolo di pietà nel colpire quella 78enne tanto benvoluta quanto mite sino a straziarne il corpo con ben 29 coltellate. E non 17 come invece era emerso nella prima fase delle indagini.

Il delitto di via del Ciclamino, dove ormai tre settimane fa Pierina Paganelli veniva uccisa nei sotterranei del civico 31, vede quindi un inedito particolare della brutale aggressione che ha portato all’omicidio della donna e per il quale ancora la Procura non ha iscritto nessun nome nel registro degli indagati.

Il capo della squadra mobile Dario Virgili scende nei sotterranei di via del Ciclamino. A destra, la Scientifica (foto Migliorini)
Il capo della squadra mobile Dario Virgili scende nei sotterranei di via del Ciclamino. A destra, la Scientifica (foto Migliorini)

Ci sono i sospetti (de facto), quelli in ambito familiare, che conducono alla nuora Manuela, a suo fratello Loris, al presunto amante Louis (che tramite lo studio legale Barzan hanno ribadito "la loro estraneità all’omicidio").

Ma la Procura non esclude alcuna ipotesi – pur ritenendo improbabili, elementi alla mano, la rapina andata male e la violenza sessuale –. Si lavora, nell’ambito delle indagini coordinate dal pm Daniele Paci e affidate alla squadra mobile diretta dal vice questore Dario Virgili, affinché tutti i pezzi del mosaico investigativo vadano al loro posto: a comporre nome e volto dell’assassino di Pierina.

Ed è proprio per incanalare l’inchiesta verso il responsabile che in campo è scesa anche la polizia Scientifica di Roma, la quale avrebbe isolato nuove tracce di sangue repertate nel ventre di cemento dei palazzoni di via del Ciclamino. In quei sotterranei, a partire da 50 metri da dove è stata uccisa Pierina, la Scientifica capitolina avrebbe individuato altre tracce ematiche.

Una linea rossa che termina poi nei pressi di un’altra porta tagliafuoco, sulle otto che aprono varchi verso i piani superiori del complesso residenziale. Per la precisione, si tratterebbe della porta che consente l’accesso al palazzo in cui si trova anche l’appartamento di Duilio Bianchi, padre di Manuela e Loris, nonché consuocero di Pierina. In quello stesso appartamento nei giorni scorsi la polizia aveva già prelevato per ulteriori analisi tre fazzoletti e due asciugamani, su cui sarebbero state individuate altre tracce di possibile sangue.

Una babele di reperti per i microscopi e i laboratori della Scientifica, su cui però non è ancora esclusa dagli inquirenti una paternità analoga alle tracce ritrovate vicino al box auto di Duilio e poi risultate appartenere a una bambina che si era ferita giocando nei garage giorni prima. Se così non fosse, però, queste nuove tracce potrebbero portare a individuare la via di fuga dell’assassino.

Di chi la sera del 3 ottobre ha ucciso Pierina e lo ha fatto colpendola 29 volte, prima di svanire lasciandosi alle spalle le tracce e molto, moltissimo lavoro da fare per gli investigatori.