Madre e nonna lo fanno arrestare dopo anni di vessazioni e minacce per la droga

In manette un 25enne della Valmarecchia che aveva reso la vita un inferno alle due donne. I carabinieri hanno trovato in casa del ragazzo alcuni grammi di hashish e semi di marijuana

Anni di minacce e vessazioni a madre e nonna: arrestato

Anni di minacce e vessazioni a madre e nonna: arrestato

Rimini, 15 aprile 2024 – Per colpa della sua dipendenza dalla droga, aveva reso la vita un inferno alla madre e alla nonna. Anni di vessazioni e minacce di morte, di comportamenti aggressivi e a volte violenti nei confronti delle due donne. Le quali, esasperate, dopo l’ennesimo non hanno potuto fare altro che denunciarlo. E pochi giorni fa il giovane, un 25enne della Valmarecchia, è stato arrestato e portato in carcere. Così ha deciso il giudice, su richiesta del pm Annadomenica Gallucci, in seguito alle indagini condotte dai carabinieri.

Un inferno per le due donne iniziato nel 2016, quando il ragazzo ha cominciato a comportarsi in maniera aggressiva. Numerosi gli episodi violenti di cui si è reso protagonista, specie negli ultimi due anni. Episodi spesso accompagnati dalle richieste di denaro per pagare la droga e presunti debiti verso altre persone, sostenendo che se non avesse saldato i conti avrebbero danneggiato il bar gestito dalla madre.

Più volte il 25enne ha minacciato di morte la madre ("ti taglio la testa") e la nonna. In diverse occasioni non si è limitato agli insulti e alle minacce. Un paio di volte, l’ultima solo un mese fa, ha fatto cadere la nonna. In altre ha sfasciato porte e mobili di casa. Il mese scorso si è presentato un giorno nel bar dalla madre, per chiederle ancora una volta soldi: quando lei ha rifiutato è esploso come una furia, lanciando un tavolino contro il fratello e colpendo perfino la nonna con una bottiglietta d’acqua. Una volta ha minacciato la nonna solo perché a casa si era parlato di farlo entrare in comunità: "Se riparli di San Patrignano ti spacco la testa". In alcune occasioni ha anche minacciato di suicidarsi.

A casa sua i carabinieri, durante la perquisizione, hanno trovato alcuni grammi di hashish, un bilancino di precisione e semi di marijuana. Per la gravità dei vari episodi, per la pericolosità e l’incapacità di autocontrollo del ragazzo, la Procura ha chiesto e ottenuto per lui l’arresto. Il giovane – che è difeso dall’avvocato Marco Lunedei – è stato portato in carcere. Impossibile applicare per lui gli arresti domiciliari, non avendo un’altra casa oltre a quella in cui abita insieme alla madre e alla nonna.