Omicidio suicidio di Bellaria, una vecchia storia d’amore finita nel sangue

I coniugi del killer e della vittima confermano la relazione, a loro dire terminata da anni. Ma cos’è accaduto nel parcheggio?

Bellaria (Rimini), 16 gennaio 2023 – Una storia d’amore clandestina di lunga data terminata in tragedia. E’ questa l’ipotesi a cui stanno lavorando gli investigatori chiamati a far luce sull’omicidio-suicidio consumatosi nel parcheggio dell’istituto Giordano di Bellaria, dove sabato scorso l’82enne Vittorio Capuccini, ex vigile in pensione di San Mauro Pascoli, ha ucciso a colpi di revolver Oriana Brunelli, 70 anni, anche lei sammaurese, prima di risalire sulla sua Renault Twingo e puntare l’arma alla testa per togliersi la vita. Gli inquirenti che si stanno occupando del caso hanno sentito nelle scorse ore i coniugi di Vittorio e Oriana. Entrambi avrebbero confermato l’esistenza in passato di una relazione extraconiugale tra la vittima e il suo assassino. Quella relazione, avrebbero però aggiunto, era terminata ormai quasi dieci anni fa, almeno per quel che ne sapevano.

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Omicidio suicidio a Bellaria, si scava nel passato e nei telefoni di Vittorio Capuccini e Oriana Brunelli

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Per quale motivo allora sabato pomeriggio Vittorio e Oriana hanno deciso di incontrarsi nel piazzale a cavallo tra le vie San Mauro e Rossini? Si trattava forse del primo incontro a distanza di tanto tempo o magari avevano ripreso a frequentarsi? E cosa si sono detti in quel parcheggio? Forse la donna era intenzionata a troncare definitivamente ogni contatto, e l’uomo potrebbe averle chiesto un incontro chiarificatore, non accettando il fatto di essere messo da parte. La situazione, a quel punto, potrebbe essere degenerata, scatenando una discussione furibonda, che potrebbe poi aver condotto al delitto. Tutte ipotesi per il momento non ancora confermate, e sulle quali gli inquirenti - coordinati dal sostituto procuratore Paolo Gengarelli - mantengono il massimo riserbo, anche se sono in corso tutti gli accertamenti del caso. Per questo motivo i carabinieri della stazione di Bellaria, che si stanno occupando delle indagini insieme ai colleghi del reparto operativo, hanno sequestrato i cellulari di Vittorio e Oriana.

Si scava nei messaggi e nelle telefonate che i due amici potrebbero essersi scambiati nelle ore e nei giorni precedenti alla tragedia. Così come si scava nei profili Facebook dei due sammauresi, e in particolar modo in quello dell’ex vigile, che aveva l’abitudine di condividere sui social network le sue poesie. Brevi componimenti, accompagnati in alcuni casi da dediche d’amore incondizionato ad una donna, chiamata a volte "Dea", la cui identità secondo alcuni potrebbe combaciare con quella di Oriana. Anche la data riportata sopra alcune poesie - il 31 gennaio 1952 - corrisponde a quella di nascita della 70enne di San Mauro. "Se io un giorno ti dovessi davvero perdere, te lo confesso e te lo giuro, amore, preferirei morire", scriveva su Facebook l’ex agente della polizia municipale. Parole che, se rilette alla luce dell’omicidio-suicidio di Bellaria, assumono contorni inquietanti.

La moglie di Vittorio avrebbe detto di aver visto per l’ultima volta il marito attorno alle 13, in cortile, mentre prendeva il sole, ma di non aver parlato con lui. Oriana e il marito si sarebbero invece scambiati l’ultimo saluto attorno alle 14.30. "Esco, vado al cimitero a Bellaria, poi a fare la spesa", avrebbe detto lei. Gli investigatori sono alla ricerca di possibili testimoni che potrebbero aver assistito agli ultimi momenti di vita dell’ex vigile e della sua vittima. Prima che partissero gli spari, i due stavano forse litigando o discutendo ad alta voce? Le macchine di Vittorio e Oriana erano parcheggiate una di fianco all’altra. L’82enne è sceso dalla sua, ha aperto la portiera della Panda di Oriana e ha sparato tre colpi, prima di risalire nuovamente sulla Twingo. Cosa potrebbe aver innescato una reazione così violenta dell’uomo? Forse il non voler accettare un rifiuto? Domande a cui le indagini potranno dare una risposta, a partire dall’esame autoptico che sarà eseguito sui due corpi questa mattina, con incarico conferito al dottor Pirani.