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Indaga la polizia
Rimini, 20 maggio 2024 – La furia del branco. L’hanno massacrato di botte, colpendolo ripetutamente con calci e pugni. Un pestaggio in piena regola. Vittima un ragazzino di appena 13 anni, che ora vive nell’incubo di finire di nuovo nel mirino della baby gang.
L’aggressione è avvenuta una decina di giorni fa, nel tardo pomeriggio del 9 maggio (ma solo negli ultimi giorni è stato possibile ricostruire la vicenda), a Rimini, nella zona del centro studi di Viserba. Il tredicenne era insieme a un gruppo di coetanei. Poco prima di rientrare a casa, lui e gli amici sono stati affrontati da una banda di giovanissimi (molti erano sicuramente minorenni) che li ha avvicinati con fare minaccioso.
I bulli, dopo le provocazioni e gli insulti, hanno chiesto soldi. Al rifiuto, dalle parole sono passati ai fatti e hanno alzato le mani contro il tredicenne. Pugni e calci sferrati con una violenza inaudita. Quando il branco se n’è andato, è stato subito dato l’allarme al 118. Si è precipitata un’ambulanza e i sanitari dopo le prime cure sul posto hanno portato il ragazzino in ospedale.
Per il tredicenne frattura del naso e anche di un osso della mascella, nonché alcuni denti rotti. I medici l’hanno giudicato guaribile in 20 giorni. Per quanto riguarda il naso, si sta valutando anche un intervento maxillo facciale. Il ragazzino si sta riprendendo, ma è ancora sotto choc per quanto accaduto.
E soprattutto ha paura di incontrare di nuovo i bulli che l’hanno pestato. La famiglia del tredicenne ha presentato una circostanziata denuncia alla questura. Il ragazzino non conosce i bulli che l’hanno picchiato, ma nella denuncia ai poliziotti i familiari hanno fornito elementi utili per cercare di risalire all’identità di alcuni degli aggressori.
"Un fatto gravissimo, non solo per le ferite e i traumi riportati. Il ragazzino è spaventato a morte", dice Milena Montemaggi, l’avvocato a cui si sono rivolti i genitori del tredicenne. Prima dell’aggressione del 9 maggio, c’è stato un altro episodio che in qualche modo potrebbe essere collegato. Circa un mese prima il tredicenne, sempre a Viserba, era stato affrontato da un gruppo di ragazzini. Questi gli avevano intimato di dargli i soldi e l’avevano minacciato, lui si era rifiutato e le cose sembravano finite lì. Poi, il 9 maggio, il pestaggio.
"Nostro figlio è terrorizzato – dice la mamma del tredicenne –. Ha paura di essere di nuovo vittima della baby gang". Sull’aggressione indagano i poliziotti, che stanno cercando (anche attraverso le telecamere della zona) di identificare i colpevoli.