MARIO GRADARA
Cronaca

La promessa del sindaco di Rimini: "Mai una città a 30 all’ora”

Il sindaco Jamil Sadegholvaad non si schiera con Bologna: "Abbiamo già diverse zone del territorio con quel limite, non sarà esteso"

Rimini, 24 gennaio 2024 – “Rimini non sarà una città con limite della velocità generalizzato a 30 chilometri orari". Lo afferma il sindaco Jamil Sadegholvaad. Insomma, per la gestione di viabilità e traffico, il Comune di Rimini non intende seguire l’esempio di Bologna, con un’estensione delle zone dove i veicoli sono tenuti a muoversi lentamente.

Il sindaco Jamil Sadegholvaad
Il sindaco Jamil Sadegholvaad

"L’argomento non mi appassiona", premette il sindaco dopo la richiesta di un parere, forse temendo di finire nel tritacarne mediatico scatenato da giorni, innescato dalla polemica tra il ministro di Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini e il primo cittadino di Bologna, Matteo Lepore. "Sul nostro territorio comunale – aggiunge Sadegholvaad – abbiamo già diverse strade dove il limite di velocità è fissato a 30 chilometri orari. Ad esempio diversi punti della marina, alcune zone densamente popolate, nei pressi di alcune scuole". Ma anche, ad esempio, la via Tonale, dove la presenza peraltro di alcuni dossi piuttosto alti, nonché di alcune colonnine per autovelox arancioni, sconsigliano ampiamente di tenere velocità sostenute. "In ogni caso – conclude il sindaco di Rimini – non abbiamo intenzione di fare una ’città a 30 orari’, con tutto il rispetto per quelle amministrazioni che lo hanno deciso. Non ci interessa".

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Sadegholvaad sembra essere, a riguardo, sulla stessa linea del sindaco di Milano, Giuseppe Sala: "Il modello che sta applicando Bologna, che rispetto e capisco, è un modello impossibile per noi – ha dichiarato Sala –. Credo che sia una tendenza diffusa di andare verso i 30, però ogni città deve trovare il suo modello e sul modello milanese ci stiamo lavorando senz’altro". A riguardo la situazione dei comuni italiani appare a macchia di leopardo, con scelte anche ’trasversali’ rispetto alla casacca politica indossata dai vari sindaci.

Intanto ieri pomeriggio si è appreso che gli uffici del Mit, il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, hanno preparato la direttiva sui limiti di velocità nei centri urbani su cui verrà avviato un confronto istituzionale. Lo ha segnalato lo stesso Ministero dei Trasporti in una nota. Il vicepremier e ministro Matteo Salvini, "che anche ieri è stato in contatto diretto con molti amministratori locali di tutti i colori politici, ribadisce l’impegno di collaborare per ottenere città più sicure", aggiunge il Mit. Salvini - orgoglioso di aver voluto il nuovo codice della strada dopo decenni di attesa - ha chiarito che "va trovato un equilibrio affinché non ci siano provvedimenti poco efficaci o addirittura dannosi", conclude il ministero.