Spaccate col tombino a Rimini, ladro in carcere: chi è

Usava il tombino come ariete per sfondare le vetrine di negozi, bar e tabaccherie e razziare il fondo cassa. Per il 40enne è arrivata l’esecuzione dell’ordinanza di misura cautelare in carcere

L’incubo delle spaccate. Il ladro del tombino  tradito dall’ultimo colpo

L’incubo delle spaccate. Il ladro del tombino tradito dall’ultimo colpo

Rimini, 27 marzo 2024 - ‘Tombi-man’ finisce dietro le sbarre. Il ladro seriale con il feticismo per il tombino, usato come ariete per sfondare le vetrine di negozi, bar e tabaccherie in modo da intrufolarsi nella notte per razziare il fondo cassa, ha finito di colpire.

Questa la conseguenza diretta per l’esecuzione dell’ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal gip Raffaella Ceccarelli ed eseguita dai carabinieri della compagnia di Rimini all’esito di un’indagine svolta su una serie di spaccate con tombino e successivi furti in alcune zone della città e, secondo gli investigatori, da ricondurre tutte al 40enne originario del milanese ma sul territorio provinciale dal 2021 che proprio ieri è stato ascoltato dal giudice nel corso dell’interrogatorio di garanzia, alla presenza del legale difensore Ilenia Campana.

All’indagato 40enne i carabinieri hanno ricondotto e contestato quattro colpi in totale, che l’uomo avrebbe messo a segno nella notte della vigilia di Natale e il 4 gennaio di quest’anno, tutti in via Flaminia.

Un vero e proprio ‘terreno di caccia’ la dorsale di asfalto per il milanese indagato, che in ordine avrebbe colpito esercizi tutti ubicati lungo la via e, alla vigilia di Natale, a breve distanza temporale l’uno dall’altro. Nello specifico, al 40enne i carabinieri, coordinati dalla Procura di Rimini, hanno ricondotto i tre colpi del 24 dicembre scorso, quando brandendo il tombino l’indagato avrebbe colpito e sfondato le vetrine in ordine del negozio ’Tre Stelle’, poi ’Cantina 97’ ed infine del negozio ’Prezzi Pazzi’. Nel primo caso il raid avrebbe fruttato al 40enne un modesto bottino di circa 500 euro, riposti nel registratore di cassa. Cifra più ridotta, 300 euro circa, quella trovata e sottratta alla ’Cantina 97’, mentre peggio sarebbe andata all’ultimo dei tre negozi ripuliti, dove il 40enne ha solo provocato danni con il tombino.

Ma non è tutto. Perché l’indagato secondo quanto raccolto dagli investigatori, è lo stesso che a distanza di pochi giorni, la notte del 4 gennaio, sarebbe tornato in via Flaminia per colpire questa volta al Bar DM, da cui sempre dopo aver frantumato la vetrata d’ingresso col tombino il 40enne si sarebbe impossessato di una sessantina di pacchetti di sigarette e un centinaio di grattini del valore di 1180 euro totali. Inoltre, l’indagato è emerso fosse stato già arrestato in flagranza di reato nella notte tra il 3 e il 4 febbraio, quando al termine di un altro raid ai danni di due negozi di Marebello e Rivazzurra i carabinieri del radiomobile lo avevano fermato, per poi essere processato per direttissima con obbligo di dimora in orario notturno prima di vedersi destinatario oggi del trasferimento in carcere.