Assalto con il tombino. Un altro negozio nel mirino. Il ladro in azione a Rivabella

Dopo i raid andati in scena Viserba, un nuovo colpo nella notte in via Coletti. Predone solitario ripreso dalle telecamere: proseguono le indagini della polizia di Stato.

Assalto con il tombino. Un altro negozio nel mirino. Il ladro in azione a Rivabella

Assalto con il tombino. Un altro negozio nel mirino. Il ladro in azione a Rivabella

I commercianti riminesi l’hanno ribattezzata "la banda del tombino", ma non è chiaro se tutti i colpi messi a segno nelle ultime settimane siano da attribuire ad un singolo malvivente oppure a soggetti differenti. Una cosa però è certa: a cavallo delle festività natalizie le effrazioni realizzate da un capo all’altro della città si sono moltiplicate. Dal centro storico a Viserba, identico è il modus operandi: i ladri (o il ladro) agiscono poco prima dell’alba, estirpano un tombino dalla strada e poi lo scagliano contro porte e vetrine per mandarle in frantumi. A quel punto bastano poche decine di secondi per entrare nel bar, negozio o ristorante preso di mira, svuotare il fondo cassa e poi fuggire a gambe levate verso il prossimo colpo. Telecamere di sorveglianza e allarmi, d’altra parte, sembrano non essere un deterrente abbastanza forte per i soliti ignoti. Ieri notte l’ennesimo episodio, questa volta a Rivabella. Nel mirino è finito il negozio di articoli da regalo e generi vari Prezzi Pazzi, in via Coletti. Verso le 4.30, la telecamera interna del punto vendita ha ripreso un soggetto aprirsi un varco con il solito tombino, poi dirigersi verso il registratore di cassa e fare incetta di monete. Magro il bottino: una decina di euro all’incirca. Più consistente il valore economico del danno causato dell’effrazione, anche se ieri mattina il vetro danneggiato era già stato sostituito. Le riprese delle telecamere sono state consegnate alla polizia di Stato, che ha avviato le indagini. Si allunga così la scia di danneggiamenti cominciata nella notte a cavallo tra mercoledì e giovedì, non troppo lontano da via Coletti, a Viserba. Tre i blitz realizzati nell’arco di poche ore. I danni maggiori sono quelli subiti dalla boutique Bottega Casalini di via Dati, sul lungomare, a pochi metri da uno degli altri locali danneggiati, il bar Biarritz di piazza Pascoli. I titolari del negozio hanno raccontato di essere stati chiamati verso le cinque del mattino e di essere subito accorsi, constatando che la porta di vetro era stata letteralmente sbriciolata da un tombino che si trovava ancora per terra, all’interno del locale. I malviventi hanno prelevato la cassa, ma non si sono interessati ad abiti, borse e scarpe di valore. Il terzo tentativo di effrazione è stato effettuato in un’altra zona di Viserba, ma sembra portare la stessa firma. Il bar tabaccheria preso di mira è quello della galleria commerciale Sacramora, di fianco al Superstore Conad di via Missirini. Qui il fattaccio è accaduto verso le quattro del mattino e il tombino non è stato in grado di rompere la vetrata, anche se l’ha danneggiata parecchio.

Il 29 dicembre scorso, ad andare in mille pezzi, era stato il vetro della tabaccheria di piazza Mazzini: rubati gratta&vinci, denaro contante e sigarette. Anche in quel caso, i malintenzionati avevano utilizzato un tombino per farsi largo nel locale. Qualche notte prima, tra il 26 e il 27 dicembre, erano state realizzate tre spaccate, prima in via Caduti di Marzabotto (ai danni di un negozio di intimo e di un ristorante) e poi in via Valturio (ai danni di un negozio di ricambi per moto e auto). Difficile dire se dietro i colpi perpetrati nelle ultime settimane ci sia la stessa mano o quella di più individui. Indagano carabinieri e polizia di Stato.

Gli episodi più recenti si sono concentrati a ridosso delle festività natalizie, ma già lo scorso settembre, a Rimini, si era registrata un’altra ondata di effrazioni, che aveva coinvolto la zona di San Giuliano. In una sola notte, nell’arco di poche ore, erano state visite diverse attività, incluso un sushi in via Coletti e un negozio di fiori in via Matteotti. Tra maggio e giugno altri episodi avevano invece interessato la zona del centro storico.

Lorenzo Muccioli