Spacciatore tradito da una foto su Facebook: ha postato due panetti di hashish

L’operazione antidroga della polizia locale di Rimini è partita dalla segnalazione dell’immagine condivisa sui social: nei guai tre egiziani residenti in città

Droga, un panetto di hashish (foto generica)

Droga, un panetto di hashish (foto generica)

Rimini 26 marzo 2024 – Tradito da una foto, ritraente due panetti di hashish, pubblicata e condivisa su Facebook. Un'indagine partita dalle pagine dei social network quella che ha permesso agli agenti della squadra giudiziaria della polizia locale di Rimini di arrestare un 35enne, accusato di spaccio, oltre a segnalare due persone come assuntori.

L'operazione ha inoltre consentito il sequestro di 750 euro in contanti, ritenuti frutto della vendita di droga, insieme a diverse dosi.

Tutto è cominciato quando agli agenti della polizia locale di Rimini è arrivata la segnalazione di una foto. Impossibile non notare, nello scatto, due panetti di 'fumo' in bella mostra. Il profilo Facebook finito sotto la lente di ingrandimento appartiene ad un cittadino egiziano, residente a Rimini. La sua casa è stata perquisiti dagli agenti, che però hanno trovato solamente pochi grammi di hashish, valsi all'egiziano una segnalazione alla Prefettura come assuntore.

In seguito la squadra giudiziaria è risalita a un connazionale del 35enne, il quale alloggiava in un hotel di Miramare. Dalla sua stanza è saltato fuori un bilancino di precisione, mentre all'esterno, dentro un mobiletto del corridoio, c’erano 280 grammi di hashish suddivisi in alcuni sacchetti per raccogliere le feci dei cani.

Il 35enne, che addosso aveva 750 euro in contanti ritenuti provento della presunta attività di spaccio, è stato quindi dichiarato in arresto. Le perquisizioni sono quindi proseguite in un residence di Miramare. Nella stanza di un terzo cittadino egiziano la polizia locale ha rinvenuto 35 grammi di hashish e anche per lui è scattata la segnalazione in Prefettura. Il 35enne arrestato, difeso dall'avvocato Francesca Mazzeo, è stato sottoposto alla direttissima: il legale ha chiesto i termini a difesa e lo straniero è stato rimesso in libertà senza alcun obbligo, in attesa del processo.