
Spacciatore di ‘fumo’ pizzicato dal drone
Hashish occultato nelle scatole delle scarpe, dentro le bottiglie di vino, negli armadi e nei cassetti. Ammonta complessivamente a oltre cinque chili il quantitativo di ‘fumo’ trovato dai carabinieri della stazione di Misano in un appartamento di San Clemente che, secondo la ricostruzione degli investigatori, sarebbe stato utilizzato come deposito da uno spacciatore 27enne di origine sudamericana residente nel circondario, difeso dall’avvocato Massimiliano Orrù del foro di Rimini. Parte della sostanza era stata celata nell’appartamento, altra ancora si trovava invece nella residenza del giovane straniero. A finire in manette, insieme a lui, anche un 45enne italiano che si sarebbe offerto di custodire parte dello stupefacente all’interno della propria abitazione, sempre stando alla ricostruzione compiuta dai militari dell’Arma.
Sono questi gli esiti di un’operazione contro lo spaccio di droga in Valconca che ha tenuto impegnati i carabinieri per alcune settimane. Un’attività cominciata un po’ di tempo fa, quando i militari hanno iniziato a pedinare e a svolgere degli accertamenti sul conto del 27enne, sospettando che potesse essere al centro di un giro di spaccio. Durante le indagini, condotte anche con l’utilizzo di un drone, gli uomini dell’Arma hanno quindi ricostruito gli spostamenti dello straniero, seguendolo a debita distanza e tenendolo d’occhio mentre si incontrava con i suoi clienti abituali, rifornendoli di hashish nel parcheggio di un supermercato oppure direttamente a casa. A insospettire gli inquirenti sono stati in particolar alcuni passaggi che il 27enne avrebbe compiuto nell’appartamento di San Clemente. Dopo aver raccolto sufficienti elementi, i carabinieri hanno quindi deciso di entrare in azione e hanno fermato lo straniero per un semplice controllo. Dopo di che hanno bussato alla porta dell’appartamento di San Clemente, perquisendolo da cima a fondo alla ricerca della droga. Quest’ultima - suddivisa in panetti - era stata stipata all’interno di grossi scatoloni.
Altri quantitativi di stupefacente sono stati rinvenuti in varie parti della casa così come nella residenza del 27enne. Lui e il 45enne, al termine degli accertamenti di rito, sono stati quindi dichiarati in arresto e accompagnati in carcere. Sono ora in attesa di comparire davanti al giudice per l’udienza di convalida durante il quale potranno fornire la loro versione dei fatti e tentare di chiarire la provenienza dell’hashish, che è stato sottoposto a sequestro da parte dei militari dell’Arma.