MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Ztl violata sul lungomare a Rimini: il Comune ‘grazia’ 7mila persone, ma non si fanno più sconti

Da fine estate scatteranno le sanzioni per chi entrerà senza il pass nella zona nord, da Torre Pedrera a Rivabella. Intanto il Comune sta inviando le lettere di avvertimento a chi ha violato le limitazioni

Ztl sul lungomare di Rimini, multe condonate per più di 7mila ma da ora non ci saranno più 'sconti'

Rimini, 26 luglio 2023 – Se le multe fossero già partite, a quest’ora sarebbero arrivate a quasi 7.500 persone. Tanti sono quelli che hanno violato, da giugno, la nuova zona a traffico limitato sul lungomare di Rimini nord da Torre Pedrera a Rivabella.

La ztl è entrata in funzione in via sperimentale da Pasqua e – da inizio giugno – le telecamere sono attive tutti i giorni 24 ore su 24, fatta a eccezione per alcuni tratti dove la Ztl è in vigore solo dalle 20 a mezzanotte. Come era stata annunciato da Palazzo Garampi, per ora niente sanzioni: siamo ancora nella fase sperimentale, di monitoraggio e di test delle nuove limitazioni al traffico.

Ma intanto da ieri il Comune ha iniziato a inviare le lettere di avvertimenti a oltre 7mila persone passate con la macchina sul lungomare in barba ai divieti e senza avere il pass. Sono tante, tantissime. "Le lettere – spiegano da Palazzo Garampi in una nota – servono a comunicare agli automobilisti le violazioni, avvisandosi che quando il sistema sarà a regime e la fase di test conclusa scatteranno le multe".

Le lettere "rappresentano anche l’ulteriore sollecito, agli aventi diritto che non l’hanno ancora fatto, a richiedere il permesso necessario per accedere nella zona a traffico limitato".

Da notare che delle circa 7.500 persone ’beccate’ dalle telecamere a entrare sul lungomare senza pass (che fosse quello permanente o temporaneo), quelli che hanno commesso più di un’infrazione non sono pochi. Insomma: se le multe fossero già partite, sarebbero ben più di 7.500. Circa la metà dei ’potenziali’ multati è residente nella nostra provincia, mentre quasi 4mila abitano fuori Rimini.

Finora sono stati tutti graziati, ma durerà ancora poco. La fase dei test terminerà con la fine dell’estate: da quel momento chi sarà beccato sul lungomare (e nelle vie adiacenti che rientrano nella Ztl) senza il permesso, verrà sanzionato. E saranno guai.

Vale la pena ricordare che l’accesso alla Ztl da Torre Pedrera a Rivabella è riservato a residenti e domiciliati, a tutti i non residenti che hanno posti auto (inclusi quelli che hanno la seconda casa), ai clienti degli hotel per il solo carico e scarico dei bagagli o per accedere ai parcheggi degli alberghi. In alcune fasce orarie, l’ingresso è autorizzato anche a tutti i commercianti e gli artigiani che hanno un’attività nella Ztl. I pass che vengono rilasciati dal Comune permettono di accedere solo ai varchi della zona nel quale vive o lavora il richiedente, mentre i clienti degli alberghi possano transitare in tutti i varchi.

La nuova zona a traffico limitato sul lungomare sta provocando parecchi disagi, ai residenti e soprattutto ai titolari delle attività commerciali. A Viserba c’è il comitato di residenti (e non solo) ’Viserbapuntoacapo’, che da mesi chiede al Comune di tornare indietro sui propri passi e rivedere le restrizioni, applicando la Ztl solo durante la sera.

Ma, sempre a Viserba, c’è anche chi vorrebbe limitazioni più severe e il lungomare "finalmente senz’auto. "Oggi abbiamo un lungomare – tuona Gabriele Bernardi, tra gli operatori di Viserba che si battono per la Ztl fin dal 2020 – che era nato per essere un’area pedonale e invece viene usato come fosse una strada normale, con tutto quello che ne consegue. Auto, camion, furgoni e alla sera si aggiungono monopattini, risciò, bici elettriche. Ognuno si preoccupa del suo orticello, dei turisti non si preoccupa nessuno. Ma la prima lamentela dei turisti che vengono qui è proprio quella di un lungomare invivibile. È l’esatto contrario di quel che volevamo e che avevamo a portata di mano". La riqualificazione del lungomare di Rimini nord, attesa per tanti anni, "doveva essere un valore aggiunto ma non lo è". Per Bernardi "è mancata la determinazione" da parte del Comune e "ora recuperare sarà molto difficile".