Ivan Graziani, l’album 30 anni dopo: "Così canto papà e i suoi inediti"

Filippo, figlio dell’artista di Novafeltria con gli occhiali rossi, interpreta il padre nell’ultimo Ep ’Per gli amici’

Ivan Graziani, l’album 30 anni dopo: "Così canto papà e i suoi inediti"

Ivan Graziani, l’album 30 anni dopo: "Così canto papà e i suoi inediti"

Novafeltria (Rimini), 11 marzo 2024 – "Da piccolo mi intrufolavo spesso nello studio di mio padre, davanti casa, per ascoltarlo suonare e incidere brani. Era una cosa naturale per me sentire riecheggiare nel giardino suoni, chitarre, batterie e vedere musicisti. Mai avrei pensato di produrre un disco di papà, ma lo spirito con il quale ho affrontato il lavoro sui brani è proprio questo: riportando la memoria a quei tempi, un po’ come se lo stessimo facendo assieme". Tra i cantautori più promettenti della sua generazione, il cantante riminese Filippo Graziani, figlio dell’indimenticato Ivan, con il suo ultimo progetto "Filippo Graziani canta Ivan - Per gli amici tour" si appresta a toccare le corde più intime del cuore.

Il tour sta già girando l’Italia, registrando continui sold out. Ieri sera Filippo è stato a Morciano ed è stato un successo. Il 17 aprile farà tappa al Bravo Caffè a Bologna.

Questo tour celebra l’eredità di Ivan Graziani: 30 anni dopo l’ultima uscita discografica, l’artista dagli occhiali rossi torna con un album di inediti "Ivan Graziani - Per gli amici", prodotto dalla sua storica etichetta Numero 1/ Sony, con gli arrangiamenti del figlio Filippo. Nella scaletta dei live, con Filippo e la sua band (tra loro anche il fratello Tommy alla batteria), il pubblico si emozionerà con i grandi classici ma più di tutto con i nuovi 8 inediti dell’ultimo ep, che si intrecciano con il patrimonio musicale di un’icona indimenticabile che ha rivoluzionato il rock italiano. "Il tour sta andando benissimo e stiamo registrando sold out in ogni tappa – dice Filippo – andrà avanti per tutta l’estate. Sarà un modo per inserire l’ultimo disco nel suo repertorio ufficiale. Con questi brani c’è un legame diverso, più intimo rispetto a quello che ho con altri pezzi di mio padre".

Perché?

"Nell’ultimo album ho partecipato in modo attivo. E’ un po’ come se fosse anche mio. Una cosa più unica che rara".

A quale periodo appartengono i brani ritrovati?

"Pensiamo tra il 1987 e il 1991. Mio padre prima di andare in studio registrava provini. Registrazioni in libertà che esprimono tutta la creatività di papà".

Che lavoro avete fatto?

"Le registrazioni erano ottime ma qualcosa c’era di incompleto. Abbiamo affidato le batterie a Tommy, il basso ai miei musicisti, io ci ho messo le chitarre e parti di voce, insieme a quelle di papà, nei punti dove era più incompleto. L’unico brano su cui sono veramente intervenuto è stato ’Una donna’".

Quanta emozione c’è per questa avventura?

"Tanta, soprattutto nel cantare live questi brani mai usciti. Questo disco mi ha ricordato quanto lui fosse serio nel lavorare su testi e musica, come sapesse entrare nel cuore della gente".

Nell’album ha dichiarato che c’è anche una dedica a suo figlio Ludovico, che a fine mese compie un anno.

"E’ quello che avrebbe fatto mio padre in questa occasione. Ho goduto di una persona che, nonostante il lavoro, ha fatto del suo meglio. Vorrei fare lo stesso adesso con mio figlio".

Filippo e Tommy, insieme a Massimo Marches, Francesco Cardelli e Stefano Zambardino, saranno al teatro Sociale di Piangipane (Ravenna) venerdì 15 marzo, poi a Roma (5 aprile), Potenza (6 aprile), Benevento (7 aprile), a Fabrica di Roma (14 aprile) e a Bologna il 17 aprile.