Aeroporto Rimini, il parcheggio costa più del volo. Cento euro per l’ingresso dei bus

Servizio di ‘Striscia la notizia’ denuncia le tariffe della sosta. Viaggiatori ‘a spasso’ sulla Statale

Rimini, 26 novembre 2022 - Cento euro per il ’carico e scarico’ dei turisti all’aeroporto Federico Fellini. E’ la tariffa stratosferica che viene richiesta ai pullman privati che entrano allo scalo. Una cifra salatissima che non è dichiarata nella cartellonistica delle zone di transito e sosta aeroportuali. Col risultato che molti passeggeri di pullman, ma anche di noleggiatori Ncc, taxi o auto private vengono fatti scendere prima dell’ingresso, sulla Statale Adriatica, tra autoarticolati, macchine e moto che sfrecciano sfiorando i malcapitati con trolley al seguito.

L’inviato di ‘Striscia’, Moreno Morello, davanti all’ingresso dell’aeroporto Fellini
L’inviato di ‘Striscia’, Moreno Morello, davanti all’ingresso dell’aeroporto Fellini

Il fenomeno, noto da tempo, è stato portato alla ribalta dal servizio di Striscia la Notizia , andato in onda giovedì sera, realizzato da Moreno Morello. L’inviato ha simulato l’ingresso allo scalo con le telecamere nascoste all’interno di un bus. Appena varcata la sbarra un addetto si è avvicinato chiedendo di versare 100 euro.

Morello ha obiettato l’assenza di cartellonistica esplicativa a riguardo: "Potevate almeno mettere un cartello coi prezzi". Risposta di un’addetta: "E’ la prima volta che ce lo chiedono. I prezzi sono sul sito". Morello si è rivolto poi a Marco Lombardi, responsabile Rapporti con il territorio del Federico Fellini. Gli ha chiesto come si determina una cifra simile. "Questa è una gestione privatistica – ha risposto Lombardi – sottoposta come tutti a regole del nostro bilancio".

L’inviato osserva che anche all’aeroporto di Forlì la gestione è privatistica, "ma si paga 10 volte meno che a Rimini, ovvero dieci euro". Ha aggiunto che all’aeroporto di Venezia la tariffa è di 10 euro, 15 a Bologna. "A Rimini 100 euro, così non di rado – osserva l’inviato – qualche autista prova a non pagare". Basta girare dopo il semaforo e scaricare le persone. Ma qui si pone un problema di sicurezza, perché nessuno ha predisposto infrastrutture adeguate per consentire ai pedoni di avvicinarsi allo scalo senza rischiare.

Possibile che dopo anni il Comune non abbia realizzato i lavori necessari, la domanda dell’inviato all’assessore alla Mobilità, Roberta Frisoni: "E’ una infrastruttura fino a poco tempo fa gestita da Anas – è la risposta di Frisoni –. Da qualche mese il Comune l’ha nella propria disponiblità.

A gennaio inizieranno lavori per la messa insicurezza del marciapiede, e partirà l’intervento all’intersezione tra la Statale 16 e via Vittorio Veneto". A quel punto Morello promette un nuovo sopralluogo nei prossimi mesi, sottolineando che la conclusione dei lavori è attesa "entro fine del 2023". Ieri abbiamo chiesto delucidazioni allo stesso Lombardi, che ha scelto un no comment, almeno fino al ritorno dagli Stati Uniti dell’amministratore delegato di Airiminum, Leonardo Corbucci.