Rimini, caccia agli stagionali: mancano 5mila lavoratori per gli hotel

La presidente di Federalberghi Rinaldis: "Trovare personale è complicato: vanno rivisti i contratti e ridotti gli orari"

La dipendente di un albergo mentre prepara la sala: trovare camerieri è sempre più difficile

La dipendente di un albergo mentre prepara la sala: trovare camerieri è sempre più difficile

Rimini, 21 febbraio 2024 – È partita la caccia agli stagionali. E "saranno almeno 5mila i posti di lavoro da coprire nella sola città di Rimini", premette Patrizia Rinaldis, presidente di Federalberghi.

Le pagine Facebook abbondano di offerte di lavoro, mentre sono decisamente meno le richieste.

Stessa cosa anche per il portale ‘Cercolavoroinhotel’ aperto da Federalberghi Riccione, ma oggi condiviso anche dalle associazioni di Rimini, Misano e Cesenatico.

In pochi giorni le offerte di lavoro sono balzate già a 360. Analizzandole per settori, si può vedere un cambiamento rispetto al passato.

Negli anni scorsi la stragrande maggioranza delle offerte riguardava camerieri e addetti in cucina, e rispetto alla ricerca di personale alla reception la differenza era abissale.

Ora invece la differenza si è molto assottigliata, le offerte dei camerieri risultano appena il doppio rispetto a quelle per addetti all’accoglienza in hotel.

"È il segno che anche quest’anno ci saranno altri alberghi che chiuderanno la cucina – osserva la Rinaldis – Rimane il fatto che per la stagione in arrivo la ricerca del personale per la stagione estiva e per la Pasqua è alta, ma trovare personale resta complicato".

Andiamo per gradi. Negli ultimi anni le associazioni di categoria, a livello nazionale, hanno richiesto anche al governo nuovi strumenti per reperire personale all’estero.

Il decreto flussi ha questa funzione, ma "i tempi e le complessità burocratiche sono troppe e finiscono per limitare l’impatto di questa opportunità", prosegue la presidente di Federalberghi. "Faccio un esempio perché è quanto mi è capitato. Avevo aperto una posizione con il decreto flussi all’inizio dello scorso anno. La persona in questione è potuta essere disponibile solo in ottobre, quando la stagione era ormai conclusa".

Se trovare stranieri è complicato, lo sono anche le altre strade battute dagli albergatori. "Stiamo provando con accordi con gli istituti professionali, percorsi con l’università, ma la ricerca di personale mostra molte difficoltà. C’è anche il portale ‘Cercolavoroinhotel’ dove sono centinaia gli alberghi presenti, ma non può essere sufficiente a intercettare le varie necessità delle strutture ricettive. Purtroppo sentiamo la mancanza di una regia, di un vero punto di incontro tra domanda e offerta".

I giovani si stanno allontanando dai lavori stagionali, ma non si tratta di poca voglia di lavorare, precisa la presidente: "Il problema è un altro: purtroppo la stagione non attrae più. Un tempo lavorando nel periodo estivo e con gli strumenti contrattuali che c’erano, si potevano avere delle prospettive per l’intero arco dell’anno. Oggi, invece, non è più così, dunque diviene difficile trovare personale disposto a lavorare per pochi mesi".

Per questo "dobbiamo ridare le motivazioni, soprattutto ai giovani, affinché tornino a lavorare nel settore del turismo. Occorre ripensare i contratti, rivedere e ridurre gli orari".

Per chi cerca lavoro, invece, c’è l’imbarazzo della scelta. Su una delle pagine Facebook ‘Cerco e offro lavoro’, al post di una ragazza che si offriva come barista sono arrivate in una sola giornata una dozzina di offerte. "La ricerca di personale è un problema per tutti gli hotel – chiude la presidente – anche per gli annuali che in estate devono aumentare gli organici".