di Donatella Filippi
Tornare quelli di un tempo. Quelli che al ‘Neri’ hanno fatto male all’Olbia, all’Alessandria, ma soprattutto malissimo alla Vis Pesaro. Il Rimini quelle partite le ricorda bene e non vuole che restino solo un ricordo. I biancorossi nelle ultime settimane hanno iniziato a navigare in acque meno limpide dal punto di vista dei risultati. Cosa che non piace ai tifosi biancorossi. Ma nemmeno naturalmente a Marco Gaburro che sa benissimo quanto siano pesanti i punti in palio oggi contro la Torres. Perché quei due messi insieme nelle ultime quattro partite sono troppo pochi per riuscire ad accontentarsi. "È un momento delicato – dice Gaburro – ma dobbiamo essere il più possibile sereni. Questo non significa passare sopra al fatto che ultimamente abbiamo raccolto poco. Dobbiamo capire perché e cercare di migliorare". Così, si supera forse il primo vero momento delicato della gestione Gaburro da un anno e mezzo a questa parte. E la gara contro la Torres non è una di quelle impossibili anche se Gaburro, che ha studiato attentamente i sardi in settimana, ci va cauto.
"La Torres è una squadra in salute – dice – che ha perso solo una delle ultime cinque partite, quindi è una squadra che sta bene e ha anche vinto l’ultima. Ha un buon parco attaccanti: Luppi lo conosciamo tutti, Diakite è un giocatore che ha una fisicità importante, Scappini adesso è anche in condizione e Ruocco è un giocatore che sta facendo la differenza. Ma si difende anche bene".
Al Rimini il compito di pungere i sardi nei punti deboli. Senza tornare al 4-3-3. "In questo momento la difesa a cinque è obbligata – spiega Gaburro – almeno in partenza parlo, almeno fino a quando non avremo a disposizione, e al top, più attaccanti esterni". Oggi, con la gara contro la Torres, scattano i sette giorni in cui i biancorossi scenderanno in campo tre volte, Coppa Italia compresa. "Sinceramente questa volta la partita di coppa arriva nel momento migliore – spiega il tecnico del Rimini – considerando che stiamo recuperando diversi giocatori. Giocatori che hanno bisogno di mettere minuti nelle gambe per ritrovare in fretta il ritmo partita. Quindi, ben vengano i tre appuntamenti in una settimana". Ma prima la Torres.