Serie D, ecco il protocollo Rebus costi per le società

I club confidano in un aiuto economico da parte della Federcalcio. Si potrà chiedere il rinvio della partita in caso ci siano più di tre contagiati

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di Donatella Filippi

Un protocollo sanitario nuovo di zecca e anche in circolare che disciplina i rinvii delle partite. Ora, anche la serie D riuscirà, forse, a ripartire con una maggiore sicurezza e continuità. Forse, appunto, perché ancora non è chiaro come le società dilettantistiche riusciranno a sobbarcarsi i costi di un protocollo sicuro, ma evidentemente anche costoso. In questo senso le società confidano in un supporto economico dai piani alti e non è escluso che la Federcalcio, cosa che i club si augurano, possa intervenire. Rimini e Cattolica Sg attendono indicazioni e, intanto, ‘studiano’ le nuove regole da seguire in vista del nuovo inizio del campionato programmato per domenica 13 dicembre. "Nell’eventualità – recita il protocollo - in cui uno o più calciatori della squadra risultino positivi al virus a seguito dei test eseguiti entro le 7248 ore precedenti la gara, la società ha l’obbligo di porre in quarantena, i soggetti". Quindi, quarantena per il positivo che, naturalmente, non potrà scendere in campo. Tutti gli altri giocatori potranno farlo, ma solo dopo essere risultati negativi ai test che dovranno essere effettuati su tutto il gruppo squadra. Nel caso in cui i positivi saranno superiori a tre, si potrà chiedere il rinvio della gara. "Nell’ipotesi in cui, invece, su tre calciatori risultati positivi – sottolinea la Lega - ci siano più di un portiere o siano tutti e tre under e cioè calciatori nati negli anni 1999, 2000, 2001, 2002 e successivi, la società dovrà comunicare tale circostanza al Dipartimento, entro e non oltre le 24 ore precedenti, che espletate le opportune verifiche provvederà al rinvio della gara".

Qualora "a seguito del ripetersi di positività, dopo due sessioni di test consecutive e il relativo periodo di quarantena previsto per i calciatori interessati, siano più di cinque i giocatori nell’elenco, la società potrà procedere alla richiesta di rinvio della gara immediatamente successiva. Non saranno considerati nel computo del numero di calciatori superiori a tre, ai fini della richiesta di rinvio, i casi positivi che riguardano quelli inseriti nell’elenco comunicato al Dipartimento da meno di dieci giorni". Le regole ora ci sono, ma resta il problema di chi pagherà. Rimini e Cattolica Sg si stanno già organizzando e la prossima settimana, prima delle rispettive gare contro Mezzolara e Ghivizzano Borgoamozzano, tutto il gruppo squadra dovrà essere testato.