Mostra di Renoir a Rovigo, il pittore a Palazzo Roverella: date, info e biglietti

Dalla breve esperienza impressionista al moderno classicismo, il fil rouge di questa esposizione che racconta la svolta nel linguaggio dell’artista francese in seguito al viaggio in Italia

Rovigo, 20 gennaio 2023 – Osservatore attento della borghesia parigina, figura chiave dell’impressionismo e pittore della gioia di vivere: Auguste Renoir (1841 – 1919) arriva a Palazzo Roverella di Rovigo con una mostra davvero originale dal 25 febbraio al 25 giugno 2023.

“Pierre-Auguste Renoir: l’alba di un nuovo classicismo” è il titolo dell’esposizione dedicata all’artista francese, famoso per i suoi quadri che con i suoi colori tenui ritraeva momenti di vita parigina, tra colazioni e danze, mentre il mondo andava incontrando la fotografia, la prima della storia impressa nel 1826, e un nuovo modo di rappresentare la realtà; soprattutto per gli artisti. La mostra, tuttavia, si concentra su una fase più matura del pittore, che risente gli effetti di un viaggio importante che fece l’artista proprio qui, nella nostra terra.

Come riporta il sito di Palazzo: “Spinto da una profonda inquietudine creativa, Renoir decide di intraprendere, nel 1881, un viaggio in Italia”. Da qui, il concept della mostra di Rovigo. La mostra, curata da Paolo Bolpagni, è infatti focalizzata sul momento successivo alla breve esperienza impressionista, a partire dagli anni Ottanta del XIX secolo, quando appunto l’artista viaggia in Italia.

Il viaggio in Italia di Renoir

Il tour di Renoir ebbe inizio a Venezia, dove a colpirlo furono soprattutto Carpaccio e Tiepolo, mentre già conosceva bene Tiziano e Veronese, ammirati e studiati al Louvre di Parigi. Dopodiché proseguì per brevi tappe a Padova e a Firenze. Poi Roma, meta fondamentale per il suo estro creativo. Qui Renoir fu travolto dalla forza della luce mediterranea e sviluppò un'ammirazione per i maestri rinascimentali.

Un'ulteriore tappa del viaggio fu il golfo di Napoli: Renoir scoprì le pitture pompeiane, fu rapito dalla bellezza dell'isola di Capri e quasi soggiogato dai capolavori antichi esposti nel museo archeologico. Infine andò a Palermo, dove incontrò Richard Wagner e lo ritrasse in un'opera divenuta famosa.

Il viaggio in Italia, più che suscitare opere di particolare rilievo, fu foriero di una sorta di rivoluzione creativa per l'artista, riverberandosi sul prosieguo della sua produzione, che culminerà, di fatto, nell'abbandono della tecnica e della poetica impressioniste, che avvenne prima dell'ufficiale scioglimento del sodalizio nel 1886. Da qui, realizzò un importante passo dalla joie de vivre degli anni Settanta a uno stile aigre, aspro. E la mostra vuole concentrarsi su questo secondo passaggio, dal ritorno dal viaggio italiano fino alla sua vecchiaia, con tutte le influenze del caso.

Il tema della mostra su Renoir 

Nei primi due decenni del Novecento e nel pieno clima avanguardistico, Renoir passò poi a dar vita a un'arte che costituì una precoce avvisaglia della nuova sensibilità che sarebbe divenuta dominante dopo il conflitto mondiale, dipingendo in un possente stile neo-rinascimentale, dove i toni caldi e scintillanti mutuati da Tiziano e da Rubens si coniugavano con i riferimenti a un'iconografia mitica e classicheggiante e con un'esaltazione della poetica degli affetti familiari. Renoir anticipava così vari aspetti del rappel à l'ordre: un lato meritevole di messa a fuoco, giacché quella che superficialmente è apparsa a non pochi come un'involuzione era, in realtà, una premonizione di molta della pittura e della scultura che si sarebbero sviluppate tra le due guerre.

La mostra si concentrerà soprattutto su questa seconda fase della carriera di Renoir, a partire dal ritorno dal viaggio in Italia sino alle opere della vecchiaia, dapprima evidenziando vicinanze e tangenze con Giuseppe De Nittis, Federico Zandomeneghi, Giovanni Boldini e Medardo Rosso, italiani attivi a Parigi, e poi ponendo in risalto l'originalità di una produzione che non fu affatto attardata, ma che costituì uno dei primi casi quella ''moderna classicità'' che sarebbe stata perseguita da numerosi artisti degli anni Venti e Trenta, in maniera speciale in Italia, come sarà evidenziato dai confronti che saranno istituiti nelle sale di Palazzo Roverella.

La mostra seguirà poi l'evoluzione della sua pittura nei successivi sviluppi, dalla monumentalità classicheggiante e ''neorinascimentale'' delle figure ai paesaggi della Provenza e della Costa Azzurra, indagando sia i rapporti con altri artisti, sia le ''assonanze'' con chi, nel periodo del ''ritorno all'ordine'', ne mediterà e assimilerà la lezione.

In mostra il percorso prenderà avvio da un capolavoro della stagione impressionista di Renoir, il grande studio preparatorio a olio su tela del celeberrimo Moulin de la Galette, per misurarne poi la deviazione via via sempre più netta da quel linguaggio. Non mancherà il fil rouge del racconto biografico delle vicende personali dell'artista, anche sulla falsariga della biografia che il figlio Jean, celebre regista, dedicò al padre all'inizio degli anni Sessanta del Novecento: Pierre-Auguste Renoir, mon père.

Mostra Renoir a Rovigo: date e orari

La mostra è visitabile a Palazzo Roverella, in via Laurenti 8/10, dal 25 febbraio 2023 al 25 giugno 2023, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19; sabato e giorni festivi dalle 9 alle 20.

Come acquistare i biglietti

Non è ancora aperta la biglietteria online. Per prenotare i biglietti si può contattare il numero 0425 460093, da lunedì a venerdì 9.30-18.30 e sabato 9.30-13.30.