
Mario Neri, a sinistra, e Tullio Francesconi con lo staff della Cardiologia di Bentivoglio. A destra il dottor Gianfranco Tortorici
Bentivoglio (Bologna), 24 giugno 2025 – Sono arrivati all’ospedale di Bentivoglio con una sincope e relativa perdita di coscienza derivata derivata dal blocco del cuore. Dopo l’impianto di un pacemaker e qualche giorno di ricovero sono andati a casa con le loro gambe: i due ex pazienti sono Tullio Francesconi, 101 anni, residente a Crevalcore e Mario Neri, 99 anni che vive ad Argelato.
Gli interventi sono stati eseguiti dall’équipe dell’Unità operativa complessa Cardiologia Pianura dell’ospedale di Bentivoglio, guidata da Gianfranco Tortorici.
“Due persone eccezionali, di una lucidità incredibile, che guidano ancora l’auto – racconta il primario –. Entrambi, la prima affermazione che hanno fatto, quando abbiamo loro comunicato che avremmo impiantato un pacemaker è stata: ’Fate quello che volete, basta che io possa continuare a guidare la macchina’. E infatti possono”.
Il dottor Tortorici spiega come si è svolto l’intervento, praticamente uguale per entrambi: “Sono stati soccorsi tutti e due dal 118 in quanto avevano una perdita di coscienza. Il sangue non arrivava al cervello in maniera efficace perché il sistema elettrico del cuore non era più in perfetta forma per tanti motivi: invecchiamento, fibrosi, degenerazione dei tessuti di conduzione dell’impulso cardiaco. Quindi sono arrivati qui da noi che gestiamo, a livello cardiologico, tutta la pianura bolognese”.
Il dottor Tortorici prosegue precisando che “c’è stato un primo intervento salvavita con un pacemaker temporaneo. Il giorno successivo, in anestesia locale, è stato impiantato il pacemaker definitivo, un intervento durato un’oretta. Dopo 24 ore – prosegue il primario – erano già con le gambe giù dal letto e dopo tre giorni di ricovero sono stati dimessi e sono andati a casa sulle loro gambe. Il device che è stato loro impiantato viene monitorato da remoto e la telemedicina ci dice, senza bisogno che vengano in ospedale, se tutto va bene”.
Sicuramente due pazienti entrati nel cuore di tutto il personale del reparto per la loro voglia di tornare a essere completamente attivi e autonomi e tornare dalle rispettive famiglie.
Francesconi, come viene riferito, prima della pensione ha svolto l’attività di autotrasportatore con una sua azienda, con sede a Crevalcore. Sempre nel settore dei motori anche Neri, titolare di un’autofficina a Bologna.
Entrambi hanno una situazione familiare molto favorevole, di grande affettività e accudimento: “Da noi nella Bassa ci sono ancora queste famiglie dove in una grande casa vivono i nonni, ma anche i figli, i nipoti e credo che entrambi abbiano ancora le mogli. Comunque siamo in un contesto di familiari molto presenti, una situazione sociale favorevole che, certamente, influisce molto sul loro benessere”.
Tortorici vuole sottolineare la grande collaborazione che c’è tra i vari settori del reparto e tutto il personale che vi opera, in particolare Giulio Boggian, responsabile del Laboratorio di Elettrofisiologia della Cardiologia dell’ospedale di Bentivoglio.