Cortina senza bob, Zaia all’attacco: “I conti non tornano. E adesso vogliamo essere compensati: tutte le gare olimpiche vanno redistribuite”

Il presidente del Veneto chiede di riassegnare le sedi delle discipline distribuite nell’area delle Dolomiti per dare a Cortina nuove gare dopo aver perso quelle di bob, skeleton e slittino

Cortina d’Ampezzo (Belluno), 17 ottobre 2023 – "Io sono abituato alle battaglie. Intanto cercheremo di capire fino in fondo se è chiusa definitivamente questa partita. Sembra di sì, però, io voglio proprio vederla scritta nero su bianco e ad oggi scritta nero su bianco ancora non ce l'ho. In ogni caso si sappia che se il bob non sarà più a Cortina, la Regione del Veneto che è colei che ha presentato la candidatura, non solo per Cortina, ma per l'area dolomitica (Trento e Bolzano), chiederà in virtù dell'accordo fatto, la ridistribuzione di tutte le discipline olimpiche degli sport invernali". Così Luca Zaia, presidente del Veneto, questa mattina a radio Cortina.

Salta la nuova pista di bob a Cortina
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"Cortina va compensata con altre gare”

"Cosa vuol dire? Visto che il bob si porta via bob, skeleton e slittino, noi a Cortina vogliamo essere compensati con altre discipline che toglieranno dalle altre sedi di gara. A me sembra logico e non c'è altro da aggiungere – dice Zaia -. Tanto è vero che questa sarà la nuova battaglia. È bene che tutti dormano preoccupati. Non lo dico come minaccia, lo dico semplicemente perché a me sembra logico. Quanto è accaduto è tra l'altro incomprensibile, perché il dossier olimpico faceva vedere la centralità del recupero del bob. Quello di Cortina è il più vecchio al mondo, 1908".

I conti di Zaia sulla pista di Cortina

"Il bob ha già dato i suoi frutti a Cortina. Abbiamo bonificato l'area che è diventata prato, tranne alcuni pezzi che la Sovrintendenza ci ha detto di mantenere inalterati e quindi da non demolire". Così Luca Zaia che stamani ha fatto i conti in tasca al progetto di Simico, rispetto alle contestazioni di queste ore. "Il bob vero, solo il bob costa circa 68 milioni di euro, dopo di che bisogna aggiungere le sale polivalenti, l'acquedotto nuovo, il memorial Eugenio Monti, tutte le prescrizioni, i parcheggi, la viabilità: viene fuori quella cifra che conosciamo" precisa Zaia. "Si tratta di dire che le aziende hanno fatto una gara che è andata deserta, da 106 milioni di euro. Sembra che ai 106, per riuscire a trovare qualcuno, ci fosse la necessità di metterne altri 60. Bene: apriti cielo per i 106 milioni, apriti cielo per i 60 milioni, apriti cielo per i 160 che sarebbero diventati", sottolinea Zaia.

“Le Olimpiadi portano 1,5 miliardi”

"Voglio ricordare che le Olimpiadi al Veneto e in particolar modo a Cortina, portano un miliardo e mezzo, più o meno di opere stradali, la messa a norma come accessibilità con 18 milioni di euro dell'Arena di Verona e molto altro ancora, più un miliardo e mezzo di Pil, stabilito e calcolato dall'Università Ca' Foscari, dalla Bocconi e dalla Sapienza. Quindi, se è vero che un miliardo e mezzo di opere e un miliardo e mezzo di Pil fanno tre miliardi, meno 100 milioni, meno 150 milioni di bob, cosa fa? Ne restano ancora un sacco. Restano ancora due miliardi e 850 milioni. Questi sono i conti che farebbe una persona normale. In questo paese sembra che fare i conti così non funzioni. Ne prendo atto. Se il bob non si fa più, io chiederò la ridistribuzione delle sedi di gara", conclude.

"Non si sa nulla sulle piste alternative”

Delle piste di bob, skeleton e slittino alternative a Cortina "non si sa nulla", prosegue Zaia. "Ho letto anche dichiarazioni che, secondo me, fanno sorridere. Cesana: il Piemonte vuole 30, 40 milioni per riattivarla per poi macinarlo. Vuol dire buttare 30, 40 milioni per poi fare la bonifica finale. St Moritz: dicono che non va bene perché non è un bob in muratura, è in blocchi di ghiaccio e quindi sembra che la pista non sia a norma rispetto ai regolamenti del Comitato Olimpico internazionale. Innsbruck: finalmente abbiamo capito cos'era tutta l'operazione perché alla fine volevano un affitto che costava 12-15 milioni, più tutte le strutture che avremmo dovuto fare come il villaggio olimpico e in più, l'ha scritto il sindaco di Innsbruck, non ci sono tutti i soldi di copertura per mettere mano all'opera. Quindi, quanto gli manca? 30, 40 milioni. Veramente non ho la più pallida idea di dove andrà la pista. Andrà negli Stati Uniti, in Cina, andrà a Losanna, non lo so".