Funerali di Giulia Cecchettin: ecco perché non c’è ancora la data. Turetta interrogato domani dal pm

L’ultimo saluto alla studentessa uccisa l’11 novembre sarà nella basilica di Santa Giustina a Padova ed è prevista la partecipazione di migliaia di persone. La sorella Elena: “Parole e commenti non mi toccano”. Due consulenti di parte per l’esame autoptico di venerdì

Venezia, 30 novembre 2023 – A venti giorni dall’omicidio di Giulia Cecchettin quasi tutti gli elementi del delitto sono emersi e mancano soltanto gli accertamenti tecnici per precisare il quadro indiziario contro Filippo Turetta, che diventerà più chiaro anche con i risultati dell’autopsia sul corpo della ragazza. Autopsia per la quale entrambe le famiglie, Cecchettin e Turetta, hanno nominato un proprio consulente di parte. Domani Filippo sarà interrogato dal pm Andrea Petroni. E questa volta potrebbe decidere di parlare davanti agli inquirenti, dopo essere stato in silenzio davanti alla gip durante l’interrogatorio di garanzia.

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Ora resta il dolore di due famiglie, assieme a una reazione senza precedenti in tutta Italia contro la violenza sulle donne che è stata innescata dall’uccisione della studentessa 22enne di Vigonovo. Per questo ai funerali di Giulia è prevista la partecipazione di migliaia di persone. Non è ancora stata scelta una data, ma dopo il nulla osta della magistratura per la tumulazione, è certo che le esequie verranno celebrate nella basilica di Santa Giustina, in Prato della Valle a Padova. La cerimonia sarà celebrata dal vescovo Claudio Cipolla.

La basilica di Santa Giustina a Padova dove saranno celebrati i funerali di Giulia Cecchettin
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L’organizzazione dei funerali di Giulia

Le scelte finali per l’organizzazione dei funerali sono state delegate alla famiglia Cecchettin. Toccherà al padre di Giulia, Gino, decidere la data, che quasi sicuramente sarà un giorno della prossima settimana. Non sarà certo sabato 2 dicembre, come inizialmente ipotizzato, perché si tratta di una data troppo a ridosso dello svolgimento dell'autopsia sul corpo della 22enne già programmato per domani, venerdì 1 dicembre, all'Istituto di medicina legale di Padova.

Cosa può rivelare l’autopsia

L'autopsia di domani potrebbe fornire risposte sul numero di ferite da coltello (una ventina le coltellate, secondo la prima ispezione sul cadavere) e su quale lama sia stata usata da Turetta: quella da 12 centimetri recuperata nell'auto in Germania o quella del coltello da 21 centimetri trovato spezzato nel parcheggio a Vigonovo. O entrambi. Bisognerà accertare, inoltre, se siano presenti ferite di altra natura, come da calci o pugni. E poi se Turetta abbia infierito su Giulia quando lei era ancora viva. Ciò potrebbe portare la Procura a contestare l'aggravante della crudeltà. Inoltre, gli accertamenti dovranno stabilire se sia stato inferto un fendente letale e se la botta alla testa subita dalla ragazza, spinta a terra su un marciapiede mentre stava fuggendo, sia stata letale o meno. Inoltre, la fascia temporale della morte: se è deceduta verso le 23.40, quando le telecamere di sorveglianza della zona industriale di Fossò hanno ripreso l'ultima fase della aggressione, o se era ancora viva quando è stata caricata in macchina prima della fuga di Turetta. Le prime analisi medico legali hanno stabilito che la giovane è morta per ‘shock emorragico’.

Entrambe le famiglie nominano un consulente di parte per l’autopsia

Gli avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviera, legali di Filippo Turetta, e il legale Stefano Tigani, che rappresenta i familiari della vittima, si sono incontrati oggi per un paio d'ore in Procura a Venezia, davanti al pm Andrea Petroni, per il conferimento dell'incarico al medico legale Guido Viel, nominato dal pm e che dovrà effettuare l'autopsia, fissata per domani mattina. Anche la difesa di Turetta e il legale della famiglia Cecchettin hanno nominato propri consulenti di parte per seguire gli accertamenti. Tutti e tre gli avvocati hanno lasciato la Procura senza dichiarazioni ai cronisti, confermando soltanto che l'appuntamento in Procura serviva per l'incarico e il quesito dell'autopsia. Il consulente della famiglia Cecchettin sarà il professore triestino Stefano D'Errico, direttore di Medicina legale dell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina. Il quale, tra le altre cose, si è occupato di recente anche del caso della morte di Liliana Resinovich.

Elena Cecchettin: “Parole e commenti non mi toccano”

"Grazie per le parole d'affetto. Comunque non preoccupatevi, che le parole sui giornali e commenti non mi toccano. Sono solo conspiracy theories. So cosa pensa chi mi vuole bene, e prima di tutti c'era Giulia”. È l'ultimo messaggio, pubblicato pochi minuti fa in una 'storia’ su Instagram, da Elena Cecchettin, abbinato all'immagine di un fiore.

Le sorelle Cecchettin. A destra la storia che Elena ha pubblicato su Instagram
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Domani Turetta interrogato: premeditazione uno dei punti chiave

Uno dei punti dell'interrogatorio di Filippo Turetta in programma per domani mattina sarà la presunta premeditazione del delitto. Tra i molti indizi quei dei coltelli che il ragazzo avrebbe portato con sé, ma anche lo scotch comprato on line. Nelle dichiarazioni al giudice il giovane aveva detto che stava cercando di ricostruire “nella memoria” cosa gli era “scattato” in testa quella sera. Intanto, gli investigatori sono pronti ad andare a prendere nei prossimi giorni l'auto di Turetta con i reperti sequestrati all'interno. Nell'inchiesta sono state ascoltate anche alcune amiche della giovane per ricostruire il rapporto tra Giulia e Turetta e gli atteggiamenti possessivi di lui anche quando la relazione era terminata. E saranno effettuati, infine, nelle prossime settimane alcuni accertamenti irripetibili, come quelli sulle tracce di sangue e sulla macchina e sui coltelli, tutti affidati al Ris di Parma.