Morto a 103 anni l'imprenditore Nicola Amenduni. Zaia: "Il Covid se l'è portato via"

"Ho seguito con grande apprensione il suo ricovero. Era un filantropo filantropo che ha donato molto alla sanità del Veneto", commenta il presidente Luca Zaia

Nicola Amenduni, scomparso a 103 anni

Nicola Amenduni, scomparso a 103 anni

Vicenza, 7 febbraio 2022 – È morto a 103 anni l’imprenditore veneto Nicola Amenduni, ricoverato in ospedale dopo essere risultato positivo al Covid. Storico patron delle Acciaierie Valbruna e del potente gruppo Amenduni di Vicenza, l’imprenditore è mancato nella notte. Un cordoglio unanime si sta levando nel mondo delle istituzioni e dell’imprenditoria a livello nazionale. “Negli ultimi giorni ho seguito con grande apprensione il suo ricovero. Purtroppo il Covid se l'è portato via”, è il primo commento del governatore veneto, Luca Zaia.

Prima del ricovero per complicanze legate al Covid, Nicola Amenduni è sempre stato al comando del gruppo, fin da quel lontano 1957, anno in cui sposò la figlia Mariuccia di Ernesto Gresele, fondatore nel 1925 delle Acciaierie vicentine, inizialmente note come Ferriera Valbruna. Da sempre è stato “emblema di quell'imprenditoria veneta che, nonostante le dimensioni, riesce a restare "familiare, un'imprenditoria silenziosa e gran lavoratrice e legata a doppio filo con il territorio”, è il ricordo di chi l’ha conosciuto.

Nicola Amenduni, 103 anni, patron delle Acciaierie Valbruna
Nicola Amenduni, 103 anni, patron delle Acciaierie Valbruna

Amenduni aveva costruito nel tempo un solido impero industriale da 2.700 dipendenti e 42 filiali nel mondo, che nemmeno la pandemia era riuscita a scalfire. Nel 2020, il gruppo aveva registrato un utile di 29,7 milioni di euro, migliore dei 17 milioni di profitto dell'anno prima, con un patrimonio netto anno che era balzato da 433,2 milioni del 2019 ai 726,5 milioni del 2020.

“È stato un grande saggio – continua Zaia – che io ho sempre incontrato in ufficio, anche a 103 anni. L'ho sentito almeno una volta alla settimana in questi anni. Se ne va un grande uomo e filantropo, che ha donato molto alla sanità del Veneto e si è sempre messo a disposizione per i progetti più innovativi”.