Arena Verona, Salvini: "Stagione a rischio". Franceschini: "Non è vero"

Botta e risposta su Twitter tra il leader della Lega e il ministro della Cultura. “Anche per questo il Carroccio non ha votato sul coprifuoco”. Il dem: “Fatti spiegare il decreto”

L'arena di Verona, in piazza Bra

L'arena di Verona, in piazza Bra

Pomeriggio di "cinguettii" per il segretario della Lega, Matteo Salvini, e Dario Franceschini, ministro della Cultura in quota Pd. Il primo tweet è del leader del Carroccio che scrive che è “folle mettere a rischio la stagione estiva dell'Arena di Verona. Impossibile da pianificare con il coprifuoco alle 22 fino a luglio e un limite a 1.000 spettatori come previsto dal decreto di ieri (che anche per questo la Lega non ha votato)”.

Immediata la risposta di Franceschini: “Anche se non ha fatto votare il decreto dai suoi ministri, Salvini potrebbe almeno farselo spiegare. Scoprirebbe che una norma prevede, come lo scorso anno, la possibilità di derogare al limite massimo di 1000 spettatori all'aperto, con decisione della conferenza delle Regioni. Quindi, come lo scorso anno, l'Arena potrà avere la deroga su iniziativa della Regione Veneto”.

Le linee guida

In zona gialla – ha aggiunto il democratico -, in relazione all'andamento della situazione epidemiologica e alle caratteristiche dei siti e degli eventi all'aperto, può essere stabilito un diverso numero massimo di spettatori, nel rispetto dei principi fissati dal Comitato tecnico-scientifico, con linee guida idonee a prevenire o ridurre il rischio di contagio, adottate per gli spettacoli all'aperto dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e, per gli eventi e le competizioni all'aperto dal Sottosegretario con delega in materia di sport”.

Dai tweet ai comunicati stampa

In un comunicato diffuso più tardi, è poi arrivata la controreplica di Salvini. Il dito è puntato ancora contro il ministro della Cultura: “Non ricorda neanche quello che ha votato ieri, è preoccupante. Glielo ha spiegato bene il sindaco di Verona, che chiede giustamente che venga eliminato il coprifuoco alle 22 (che impedirebbe qualsiasi evento) e che venga lasciata ad ogni singola Regione (in questo caso il Veneto) la possibilità di decidere sull'aumento di presenze e spettatori agli spettacoli. Per chiarezza, allego allo sbadato ministro la lettera inviata proprio oggi dal sindaco della città ai parlamentari” ha concluso.