Bologna, mezza gaffe di Merola. “Speriamo resti in A”

Il sindaco torna a parlare di calcio e sfiora di nuovo l’infortunio. Poi promuove Donadoni: “Prima di cambiare allenatore ritrovare lo spirito di squadra»

Il sindaco Merola con il patron rossoblù Saputo

Il sindaco Merola con il patron rossoblù Saputo

Bologna, 10 marzo 2017 - Il sindaco Merola torna a parlare di calcio e, come già successo in passato, sfiora la gaffe. Ieri, durante la cerimonia in onore delle coppie bolognesi che hanno festeggiato le nozze d’oro, di diamante e di ferro in Cappella Farnese, ha improvvisamente deciso di «parlare di cose allegre» per alleggerire la commozione del momento. E, microfono alla mano, dopo i complimenti alle coppie, ha scandito: «Forza Bologna, bisogna fare in modo che rimanga in serie A». Lasciando tutti leggermente spiazzati. Non tanto per il contesto poco calcistico dell’occasione, ma anche perché, in realtà, a undici giornate dalla fine del campionato i rossoblù hanno 13 punti di vantaggio sulla prima squadra in zona retrocessione; quindi, appellandosi a tutta la scaramanzia del caso, non proprio con l’acqua alla gola.

Un momento di imbarazzo subito interrotto dal sindaco, che non si ferma qui e anzi dice la sua sulle vicende della panchina rossoblù: «Il Bologna deve cercare di ricordarsi che prima di cambiare l’allenatore bisogna ritrovare lo spirito di squadra. Perché gli allenatori, come i sindaci, passano, mentre è la squadra quello che conta davvero». Un messaggio dal senso più ampio, per esaltare l’importanza del collettivo e della comunità, ma che è diventato, di fatto, anche un netto attestato di stima al tecnico Roberto Donadoni, che si trova nel suo momento peggiore da quando è arrivato sotto le Due Torri, dopo i fischi e le contestazioni nella sfida contro la Lazio e, più in generale, dopo le quattro partite consecutive perse in casa.

Se non altro, ieri, Merola non è ricaduto negli stessi errori marchiani di qualche anno a proposito dei colori rossoblù. Come l’indimenticabile gaffe durante la campagna elettorale del 2011, quando augurò alla squadra «di tornare presto in serie A» (peccato ci fosse già, e da tre anni), infelice uscita che cercò poi di riparare con un ancora peggiore: «Mi sono sbagliato, volevo dire: spero torni in serie B». Scivolone cui seguì poco tempo dopo quello sugli scudetti, quando, con un colpo di microfono, il sindaco interrogato da un cronista ne cancellò sei in una volta: «Il Bologna? Ne ha vinto solo uno, nel ‘64». Ma chissà che in questi mesi, durante il nuovo mandato, Merola non abbia riscoperto il Dall’Ara: del resto, conclude, «il Bologna deve impegnarsi a fare squadra, tanto quanto il Comune si impegnerà a fare un bello stadio».

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