ALESSANDRO GALLO
Sport

Olimpiadi, Jessica Rossi potrà difendere a Rio l'oro di Londra

Il commissario tecnico della nazionale di Trap, Pera, ha sciolto le riserve in vista dei Giochi brasiliani: sarà la ventiquattrenne a scendere in pedana per tentare il bis

REGINA Jessica Rossi esulta dopo la conquista del titolo olimpico a Londra: è l’agosto 2012 (Olycomo)

REGINA Jessica Rossi esulta dopo la conquista del titolo olimpico a Londra: è l’agosto 2012 (Olycomo)

Bologna, 19 febbraio 2016 – La decisione era nell’aria, perché se ne parlava da tempo e perché il commissario tecnico della Nazionale italiana di Trap, Albano Pera, aveva già preannunciato che avrebbe fatto valutazione senza tener conto di chi, effettivamente, aveva conquistato la carta olimpica per l’Italia. E la fiducia del ct è caduta, ancora una volta, su Jessica Rossi, che a Londra, quattro anni fa, scrisse una favola incredibile. Poco più che ventenne, bionda, con l’espressione timida, vinse un oro con un record straordinario: 99 piattelli frantumati su 100.

Jessica, che ha continuato a vincere anche nelle stagioni successive, è reduce da un 2015 nel quale, pur essendo in crescita, non è riuscita a ottenere gli obiettivi che si era prefissa. Questo evidentemente non ha cambiato il pensiero del ct Albano Pera, uno che ha scommesso sulla ragazza di Crevalcore quando ancora era minorenne. Quando giovanissima vinse un titolo mondiale. Quando il porto d’armi era intestato a mamma Monia (Jessica non avrebbe potuto) che la scarrozzava nei tiro a volo di mezza Italia, per farla crescere. Per costruire quella ragazza che, qualche anno più tardi, avrebbe sbaragliato la concorrenza in campo internazionale. Un titolo olimpico, titoli mondiali ed europei in carniere: Jessica ha bruciato le tappe, ma non ha mai perso quell’entusiasmo e quella voglia di allenarsi che la rendono una ragazza assolutamente unica.

Ha saputo metabolizzare anche la «sbornia» olimpica, con inviti e relative presenze a Sanremo e al concorso Miss Italia. Jessica è rimasta quella di sempre. L’unica cosa che è cambiata (ma nemmeno più di tanto) è il matrimonio. Un cambio dal punto di vista «legale», perché Jessica conviveva già da tempo con il suo Mauro (tiratore pure lui). Adesso davanti avrà i Giochi di Rio de Janeiro per confermare di essere la più grande.

E Albano Pera, il commissario tecnico, cosa dice? «La mia scelta è stata ponderata, più che complicata – racconta Pera –. Ho dovuto ragionare molto e valutare tutte le informazioni in mio possesso. Alla fine le opzioni erano due: Silvana Stanco e Jessica Rossi. In occasione della conquista della Carta olimpica Silvana si è resa protagonista di una bellissima gara e nel prosieguo della stagione non ha avuto modo di partecipare a molte altre gare internazionali a causa della nostra rincorsa alla seconda Carta Olimpica, che purtroppo non è arrivata. E’ una tiratrice molto forte e sono sicuro che, con il tempo, lo diventerà sempre di più, ma al momento deve ancora maturare. Dall’altra parte, Jessica è indubbiamente un gigante dal punto di vista agonistico. Nessuno come lei ha vinto tanto e sicuramente nessuna delle avversarie che incontrerà nella gara di Rio potrà vantare un palmares come il suo e, rispetto alla compagna di squadra, ha una maggior dimestichezza con la pressione psicologica che impone la gara delle Olimpiadi. Per tutte queste ragioni l’ago della bilancia ha puntato verso di lei».

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